Re: corrente ed induzione

From: Tetis <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Wed, 01 Dec 2004 20:51:59 GMT

                    Il 01 Dic 2004, 16:31, "Alex" <perceval_it_at_katamail.com> ha scritto:
>
> "Tetis" <gianmarco100_at_inwind.it> ha scritto nel messaggio
> news:0ef03395f03bc2cdd15ce21f2aab20a9_43062_at_mygate.mailgate.org...
>
> > In un conduttore le cariche migrano ed in particolare
> > quando hai aggiunto il filo hai difatto abbassato
> > l'energia potenziale.
> Pensavo il contrario. Infatti se aggiungo un conduttore filiforme magari
> aumento di poco la superficie, ma la forma del sistema sfera+filo varia
> moltissimo. Ora, la capacit� aumenta con la superficie, ma si riduce
quando
> da una forma sferica si passa ad una "spiculata". Quindi per me
bisognerebbe
> vedere se l'auemento di capacit� legato alla maggior superficie sia
> sufficiente da superare la riduzione di capacit� dovuta alla forma. Se non
> fosse cos� avremmo potenziale ed energ potenziale entrambi maggiori.
>

Ti confesso in piena onesta' che il mio ragionamento iniziale era
essenzialmente sbagliato. Avevo pensato questo: le cariche si
disporranno in modo da minimizzare l'energia elettrostatica. Ma non
avevo considerato il lavoro da fare per costruire il contatto del filo
con la sfera. Il punto e' tuttavia che anche questo e' minore di zero: per
l'argomento, che hai riprodotto nel seguito della tua risposta, che le
cariche piu' vicine sentono un campo piu' forte e quelle piu' lontane un
campo piu' debole e che nel complesso il filo e' neutro. Il discorso con
due conduttori puo' essere piu' complicato. Perche' in generale se il filo
viene attaccato nella zona intermedia fra i due conduttori costa lavoro
portarlo in quella configurazione dalla zona opposta all'altro conduttore.
La mia ipotesi e' che questo spostamento costa meno lavoro di quanto
se ne guadagna portandolo a contatto con la sfera. Pero' c'e' da
dimostrarlo o contestarlo con un esempio.

>
> > Perche' le cariche positive sono
> > state spinte dal campo della sfera verso l'espansione del
> > filo conduttore.
> Leggasi: effetto della maggior superficie, con la "positlla" di sopra.
>

> Non ho capito. Tu dici: l'espansione si carica negativamente e cos� vicino
> alla seconda sfera (cio� sull'espansione) ci vanno cariche negative e non
> positive?

Si questo e' certamente vero perche' ad un certo punto vince di monopolo
della sfera su cui non e' attaccato il filo. Quindi in quella regione il
filo si
carica negativamente. Essenzialmente il segno della carica su un conduttore
dipende unicamente dal valore del campo all'esterno: se il campo e' entrante
la carica e' negativa se il campo e' uscente la carica e' positiva. Anche
sulla
base di questo argomento avevo verificato che l'energia potenziale dovesse
diminuire: se sposto carica negativa contro un campo entrante,
come se sposto carica positiva in direzione di un campo uscente, comunque
guadagno energia dal campo.
  
> Prendo le mie due sfere: una carica positivamente e l'altra neutra.
> Le avvicino: la seconda subisce induzione e nel complesso l'avvicinamento
> delle due � vantaggioso energeticamente. Infatti la famosa bacchetta di
> ebanite strofinata attira i pezzetti di carta!!!

C'e' da stare attenti al fatto che questi non sono conduttori.
L'induzione elettrostatica dovuta all'ebanite e' un'induzione
di polarizzazione che ha caratteristiche un poco differenti,
per dire: la carta puo' sentire la forza del campo elettrico anche
all'interno. Un conduttore solo sulla superfice.

> Ora rifaccio lo stesso esperimento, ma con una carica positiva minima:
forse
> accade ancora lo stesso: le cariche negative della seconda sfera attratte
> dalla prima sfera
> abbassano l'en. pot.
> Penso per� che se rifaccio sempre lo stesso esperimento, aumentando ogni
> volta la positivita della seconda sfera, arriver� ad un punto in cui le
due
> sfere cominceranno a respingersi e l'avvicinamento sar� svantaggioso.

Si questo pero' e' essenzialmente un problema differente da
quello di nostro interesse. Nel nostro
caso il centro delle due sfere rimane dov'e'.
Quanto all'esperimento che proponi ha valore in pratica,
ma difficilmente permette di comprendere come dovrebbero
andare le cose da principio. Infatti puo' darsi che il lavoro che
costi caricare la seconda sfera sia maggiore nel caso con
filo aggiunto, ma occorre aggiungere il confronto con il costo
energetico per caricare la sfera con il filo aggiunto rispetto a prima.

> Stessa cosa dicasi se anzich� due sfere ho una sfera con espansione
> filiforme ed una seconda sfera "libera".
>
> In altre parole, io credo che basterebbe questo esperimento:
>
> carico la prima sfera fortemente e ci collego una lunga espansione. Carico
> gradatamente la seconda sfera e dopo ogni carica aggiunta faccio un
> esperimento di avvicinamento: se devo applicare forza dall'esterno, la
> situazione � divenuta svantaggiosa.
>
> Ad ogni modo una valutazione quantitativamente valida dovrebbe tener
> presente ogni singola carica nelle due sfere e le loro reciproche
posizioni
> nei diversi stati del sistema



> fammi sapere.
 
          

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Received on Wed Dec 01 2004 - 21:51:59 CET

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