Il 29 Nov 2004, 17:21, "Alex" <perceval_it_at_katamail.com> ha scritto:
> L'affermazione: per cambiare il potenziale elettrico di un corpo �
> necessario aggiungere o sottrarre cariche al medesimo, per me � valida
solo
> in alcuni casi:
> 1) assenza di campo elettrico esterno
> 2) il corpo considerato non si trova all'interno di un conduttore cavo
> carico e non comunicante con l'esterno.
Ineccepibile. Aggiungerei una condizione che riassume il tutto qualora
assumiamo nulli i potenziali all'infinito: 3) le distribuzioni di carica non
possono essere modificate.
> Nel caso 1) infatti, posso variare il potenziale del corpo utilizzando un
> campo elettrico esterno. O addirittura la ddp tra due corpi formanti un
> condensatore. Pesno che se andassi a misurare la ddp di un condensatore
> carico e sottoposto ad un campo esterno, otterrei una ddp diversa che se
> spegnessi il campo esterno. E credo anche che se prensessi un condensatore
> scarico e lo sottoponessi ad un campo esterno, potrei riuscira a caricarlo
> per induzione elettrostatica.
Parzialmente cioe' non puoi variare ovviamente la carica totale, ma ne puoi
cambiare la distribuzione agendo sul campo esterno. Il potenziale risentito
dalle cariche varia al variare della posizione del conduttore nello spazio
rispetto al campo esterno e viceversa, la variazione del campo esterno
implica
una variazione del potenziale risentito dalla singole cariche nel
conduttore.
>
> Nel caso 2) non avr� alcun campo esterno, ma il mio corpo, cmq, si trover�
> al potenziale del conduttore cavo.
Questo e' vero solo se assumi scarico il corpo da "potenziare".
> Potreste correggere/integrare queste mie considerazioni?
>
> Grazie
>
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Received on Mon Nov 29 2004 - 19:24:48 CET