Il 26 Nov 2004, 03:00, "dumbo" <_cmass_at_tin.it> ha scritto:
> "Tetis" <gianmarco100_at_inwind.it> ha scritto nel messaggio
> news:155Z185Z25Z64Y1101299368X31847_at_usenet.libero.it...
>
> > Credo che in cosmologia di stringa non si abbia
> > necessariamente singolarita'.
>
> Non so niente di stringhe, illuminami stringa...tamente.
E chi sono il Verbo? :-) � difficile la teoria di
stringa come si fa ad impararla prima ed a
raccontarla stringatamente poi?
Oltretutto non esiste una teoria delle stringhe
esiste una larga famiglia di candidate teorie di
stringa.
Solo capire come si sia arrivati a concepirne la
possibilit� esplicativa richiede una comprensione
approfondita delle simmetrie e della riformulazione
geometrica delle propriet� degli eventi. Veneziano
si accorse della teoria di stringa cercando delle
regole di somma per le ampiezze di scattering, argomento
a cui avevano lavorato in tanti nell'ambito della
fisica nucleare e sub-nucleare, le propriet� analitiche
che derivano dal considerare le sezioni d'urto e le loro
propriet� di invarianza (il mio fallimentare colloquio
di fisica in Normale) e le simmetrie che si hanno fra
le sezioni d'urto dei vari canali invarianti, (quindi
usando solo gruppo di Poincar�) conducono a strutture
che allargano la nostra concezione geometrica del gruppo
di Poincar�. Per te che
sei abituato alla relativit� generale dovrebbe essere
familiare la nozione di anomalia di Weyl e parte dei
ragionamenti che hanno condotto alle teorie di stringa
con ventisei dimensioni di cui tanto si � parlato,
partono da quello e dalla necessit� di compendiare in
uno stesso linguaggio anche le altre simmetrie.
Ci sarebbe anche qualcosa da dire sui teoremi no go
in teoria dei gruppi di lie e sulla supersimmetria.
Tutto questo perch� � ancora carne viva. Si trattasse
di una teoria compiuta si potrebbe raccontarla operativamente
in relazione ai fenomeni, ma questo non � ancora possibile,
pure se io credo che lo sar�, anche grazie alle semplificazioni
di Seiberg e Witten.
> >Avviene un procedimento piu' delicato che non sono certo sia stato mai
> > studiato. E' stata presa in considerazione pure l'ipotesi che
> > le condizioni iniziali non siano omogenee ed isotrope.
>
> per� questa ipotesi si fa anche nei modelli inflazionari
>
> > cioe' esiste una fase pre-big bang.
>
> perch� "cio�" ? Dire che subito dopo il big bang
> l'universo era non omogeneo non implica l'esistenza
> di una fase pre - big bang.
Vero. Però se vuoi una teoria inflazionaria senza
singolarit� devi abbandonare l'ipotesi di omogeneit�
e mentre la singolarit� chiude il passato la sua assenza
no, sul mirror dei lanl si trovano questi articoli che
tracciano il percorso seguito. Secondo me senza addentrarti
nei dettagli, con il tuo punto di vista cosmologico dovresti
essere in grado meglio di me di comprendere le istanze
fenomenologiche che hanno orientato questa ricerca:
Puoi vedere questa parte degli articoli che trovi su:
http://www.ba.infn.it/~gasperin/
http://xxx.lanl.gov/abs/hep-th/9209052
http://xxx.lanl.gov/abs/hep-th/9506027
http://xxx.lanl.gov/abs/hep-th/9403060
http://xxx.lanl.gov/abs/hep-th/9611039
http://xxx.lanl.gov/abs/hep-th/9906218
http://xxx.lanl.gov/abs/hep-th/9811089
Questi sviluppi teorici hanno condotto a delle previsioni
sulla anisotropia del fondo gravitazionale della radiazione
fossile che sono fra le challenges degli esperimenti Virgo,
e Ligo.
http://xxx.lanl.gov/abs/hep-th/9806233
http://xxx.lanl.gov/abs/gr-qc/0107103
http://xxx.lanl.gov/abs/gr-qc/9609013
> > Poi si ha una evoluzione esplosiva
> (...) Quello che non ho visto studiato da quelli che hanno
> > proposto questo modello cosmologico e' l'evoluzione contrattiva.
> > Forse perche' incompatibile con il loro modello?
>
> pu� darsi. Hai un po' di bibliografia?
E' stato messo in rete dopo che ho scritto questa e-mail:
http://xxx.lanl.gov/abs/gr-qc/0405083
> > Ora nulla lascia pensare che l'evoluzione inversa, quando possibile,
> > debba avvenire come a ritroso nel tempo.
>
> mi sembra che quella famosa teoria dell'inversione temporale
> che avverrebbe nella fase contrattiva (era di Hawking, vero?)
> sia risultata un' emerita baggianata, l' autore stesso l'ha ritirata.
> (scusa le rime involontarie; comunque la fisica � anche poesia).
E però ti accorgi subito che non � una baggianata banale
da escludere. E' una baggianata con la sua ragion d'essere
e che gran parte dei modelli cosmologici senza anisotropie
ammetterebbero volentieri. E' tanto ovvio quanto il secondo
principio della termodinamica, che ovvio non lo � per nulla.
> >Tuttavia e' anche vero che non si capisce perche' non dovrebbe
> > rimanere traccia delle disomogeneita'
> > iniziali anche nell'eventuale procedimento inverso. Questo problema
> > riguarda d'altra parte solo i modelli di universo chiuso. Seiberg ha
> > studiato di questi modelli con un approccio
> > di brana diverso da quello senza singolarita' iniziale
> > di Veneziano, e riproduce le singolarita' nelle equazioni di Einstein.
> > Nel suo approccio la nozione di spazio e tempo si dissolvono in un
> > crunch, quello che rimane sono dei modi che restituiscono poi la propria
> > energia in direzione di spazio e tempo nel modo che la loro evoluzione
> > dinamica stabilisce. Questi modelli sono di tipo inflattivo.
>
> cribbio, per me il sanscrito � pi� chiaro: mica per colpa tua,
> � la materia che mi � ignota. Vuoi dire che certe cosmologie
> di stringa esigono l'inflazione?
No esistono dei modelli che ammettono fra gli scattering fra
brane una soluzione oscillante per l'universo , questa soluzione
"implica" una fase inflattiva
http://xxx.lanl.gov/abs/hep-th/0108187.
Esistono dei lavori sviluppati prima da un gruppo di greci che
aggiungevano dimensioni ausiliarie nelle equazioni di Einstein,
e questi modelli sono stati poi pienamente riprodotti da alcune
teorie di stringa. Qui trovi un fan di questi modelli ciclici:
http://wwwphy.princeton.edu/~steinh/
Comunque parecchi modelli
> cosmologici portano all'inflazione, nel senso di termini
> esponenziali nella funzione di scala, e senza usare le GUT
> come fece Guth (nomen omen :-) nei suoi primi lavori, e senza
> fare assunzioni esotiche sulla materia dell'universo antico, e
> ovviamente senza usare le stringhe.
E se no di che staremmo a parlare? Cio� se non ci fossero
stati indizi a priori perch� la gente avrebbe dovuto
sforzarsi di comprendere queste dinamiche da principi
primi (pure se ancora parziali).
Il punto di vista, pienamente comprensibile beninteso, di chi
vuole studiare la QG senza ipotesi ulteriori circa le
interazioni fondamentale � una scelta basata sulla seguente
fede: checch� sia quel che sta alla base prima dei fenomeni
dobbiamo poter descrivere e comprendere i fenomeni e
possiamo farlo con equazioni che siano delle correzioni
basate sui fenomeni delle equazioni gi� rodate e verificate
in altri limiti.
Questa fede fondata sul motto "h. n. f." di Newton � molto
influente ed ha le sue motivazioni, che appartengono ad un
epoca in cui ancora non si sapeva con certezza che esistono
delle simmetrie che i nostri occhi non vedono.
Oggi questo si sa ed allora non ammettere la possibilit� di
sondare il potere esplicativo delle nuove ipotesi dinamiche
� un poco negare lo stesso spirito newtoniano. Anzi, dal mio
punto di vista � una scelta pre Ga.Ga. � come cercare di
scrivere i principi della dinamica ed indagare le leggi del
moto dei pianeti ignorando il dialogo sui massimi sistemi.
Può anche essere che siamo ancora ad un livello pre galileiano
per quanto riguarda la comprensione delle simmetrie in natura,
ma dei punti fermi esistono.
La cosmologia di stringa ha la sola funzione di indirizzare
un test sul livello di comprensione dei principi primi che
soggiacciono la dinamica delle interazioni. Non capisco perch�
parli di assunzioni esotiche sulla materia dell'universo antico.
Non c'� niente di esotico nelle teorie di stringa e tantomeno
nelle GUT.
> bye
> Corrado
>
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Inviato via
http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Fri Nov 26 2004 - 15:58:24 CET