Il 15 Nov 2004, 18:28, Luciano Vanni <luciano_at_valeriovanni.com> ha scritto:
> On Mon, 15 Nov 2004 15:37:21 GMT, gianmarco100_at_inwind.it (Tetis)
> wrote:
>
> >
> >
> > il moto e' la combinazione dello spostamento in ascissa che e' data
> >da un moto rettilineo lineare uniforme dato dalla ascissa iniziale
> >piu' la velocita' iniziale per il tempo e dello spostamento in quota
> >dato dal moto uniformemente accelerato
> >determinato dalla forza peso. Ovvero un moto con accelerazione
> >g. E con legge oraria h = h_o - (gt^2)/2. Ora dimmi se si puo' rispiegare
> >questa cosa che ho detto in parole semplici. Perche' a me non sembra
> >il massimo della chiarezza. In particolare occorre dare per nota la
> >forma vettoriale delle equazioni del moto ed il fatto che si possono
> >risolvere separatemente l'equazione per la lunghezza e l'equazione
> >per la quota.
>
> Si pu� ragionare semplicemente come faceva galileo:
> Se non ci fosse il peso,un sasso lanciato lungo una direzione O-L
> si muoverebbe di moto uniforme lungo una retta O-L e si troverebbe
> quindi dopo un secondo in A1 dopo due secondi in A2 e cos� via
> Ove A1-A2....sono punti di O-L.
> ma nello stesso tempo se non avesse avuto velocit� iniziale per
> effetto del peso sarebbe caduto verticalmente e dopo 1 secondo si
> troverebbe in C1 dopo 2 secondi in C2 ecc ( ove O-c � la verticale)
>
> Se adesso Da A1 scendi di un segmento O-C1 da A2 scendi di un segmento
> OC2 graficamente ottieni una parabola.
Però questo semplicemente a Ga.Ga. quante pagine di
discussione sulla legge di inerzia e quanta astrazione
e quante spiegazioni � costata? Trovo sia semplice noto il
primo e secondo principio e l'espressione per la forza peso
e qualche rudimento di analisi, prima mi sembra
difficile. Difficile come il principio di equivalenza,
come il principio di relativit� e come l'intiero
dialogo sui massimi sistemi. Serve una forza di pensiero
coerente e coraggiosa come quella di Ga.Ga., oppure un
vantaggio dato dalla formulazione matematica della
meccanica. Tieni presente che nella realt� non � affatto
vero che i due moti procedono indipendentemente. Una
diversa velocit� iniziale comporta, causa l'attrito una
diversa equazione del moto per z(t).
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Received on Wed Nov 17 2004 - 14:55:55 CET