Re: Domanda

From: Michele Andreoli <m.andreoli_at_tin.it>
Date: Thu, 04 Nov 2004 16:38:19 GMT

Bruno Cocciaro ebbe a scrivere:

> E con misurare la massa intendi mettere l'atomo di idrogeno in un
> campo gravitazionale noto (campo che possiamo considerare con ottima
> approssimazione uniforme) e misurarne la accelerazione? Stiamo
> dicendo che in un esperimento del genere l'atomo assumerebbe
> necessariamente delle accelerazioni quantizzate?

Insomma, li vuoi pesare con una bilancia :-)

L'idea e' suggestiva, ma poco pratica. Anche tralasciando i problemi
di misura veri e propri, le irregolarita' nel campo gravitazionale
(grosse masse nelle vicinanze, etc) potrebbero essere maggiori della
distanza tra i livelli energetici. Senza parlare che gli stati
eccitati decadono con tempi tali da non permettere (con tutta
probabilita') ne' misure di velocita' ne' misure di posizione, e tu
non ti acconteresti di misurare il solo livello energetico
fondamentale, credo.

Resta il fatto che nessuno cercherebbe di usare (come vorremmo fare
noi) la legge F=ma per dedurre le proprieta' interne di un sistema
composto qual'e' l'atomo. In fondo, parlare dei livelli energetici di
un atomo e parlare degli stati di eccitazione di un grosso adrone non
e' molto diverso, e i metodi sperimentali dovrebbero almeno
assomigliarsi (il fisico sperimentale sei tu, non io ...).

Per quanto ne so io, per studiare la struttura interna degli oggetti
composti a Ginevra non li pesano, ma li bersagliano con qualche tipo
di proiettile e ne analizzano i risultati. Altri metodi, non ne
conosco. Non e' quindi "F=ma" la soluzione (altrimenti l'atomo di
Bohr si chiamerebbe atomo di Newton :-) ), ma l'armamentario della
teoria dello scattering: fattori di forma, sezioni d'urto, risonanza
su stati legati, Breit-Wigner, relazioni di dispersione e compagnia
bella.

Si tratta di una teoria estremamente generale: vale per l'atomo, ma
anche per qualsiasi altro oggetto quantistico. L'idea di fondo (molto
qualitativamente) e' che le ampiezze di diffusione f(E) ad angolo
zero, come funzione dell'energia E, presenta dei poli corrispondenti
agli stati E(n). Determinando i poli (cioe' i picchi), determini
anche gli E(n).

Michele
-- 
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Received on Thu Nov 04 2004 - 17:38:19 CET

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