Re: Dubbi sulla costante gravitazionale
Avrei alcuni commenti, specialmente sulla questione dei paradigmi.
dumbo ha scritto:
> OK, ma io d� sempre per scontato che il paradigma newtoniano sia stato
> abbandonato da tutti (compreso Noquarter) da ormai un secolo... dici
> che sono troppo ottimista ? :-)
Ottimista? Io direi che sei semplicemente fuori dal mondo :-)
Non so che cosa includevi in quel "tutti", ma vorrei disilluderti
anche se ci si restringe a "tutti i fisici".
A parte altre considerazioni che faccio dopo, quale credi che sia
la percentuale di fisici professionalmente attivi in grado di
padroneggiare il paradigma einsteiniano?
Secondo me non piu' di qualche percento (e forse sono ottimista...)
Aleph ha scritto:
> Noquarter nella sua domanda stava considerando per� proprio la teoria
> di Newton all'interno del proprio quadro concettuale , infatti ha
> scritto:
> ...
Questo e' evidente, ed e' la regola per i non fisici (e per una buona
parte dei fisici, lo ripeto...)
> A me premeva ribadire chiaramente che �, sempre e comunque,
> concettualmente e quantitativamente, sbagliato affermare che un fotone
> di energia E a distanza lt dalla Terra possa sentire la "forza
> newtoniana":
>
> F = G*Mt*(E/c^2)/lt^2 .
Fai benissimo a ribadirlo, anche se purtroppo questa e' solo la "pars
destruens".
La "pars construens" e' meno semplice.
Sempre Aleph:
> E' proprio per questo motivo che a rigore (IMHO) � improprio quello
> che si sente dire spesso, ovvero che la teoria di Newton � un
> approssimazione in condizioni particolari della RG, dal momento che il
> quadro concettule delle due teorie � drasticamente differente e rimane
> tale pure in condizioni di campo debole.
dumbo:
> d'accordo, ma chi ha un minimo di mentalit� scientifica dovrebbe
> rendersi conto che quando si prende una teoria in forma approssimata
> il suo paradigma non viene minimamente toccato, anche se le equazioni
> approssimate coincidono con quelle di una teoria precedente sviluppata
> in un paradigma completamente diverso.
Ecco, questo e' il punto piu' interessante, e io non sono mica tanto
d'accordo...
Per cominciare, se si volesse essere rigorosi nel senso di Aleph, non
si dovrebero mai usare parole come "gravita'", "campo gravitazionale",
"caduta lbera", "forza di marea"... e chissa' quante altre.
Invece lo facciamo continuamente, e tra gente del mestiere non crea
problemi.
Come del resto facciamo lo stesso in tutto il resto della fisica: non
sto a fare esempi, che potete trovare da voi.
Il fisico competente e' allenato a saltare di continuo da un paradigma
all'altro, e anche a usarli insieme.
Il vero problema e' quindi quello didattico: certamente a chi non sia
abbastanza addentro questo gioco crea non poca confusione.
E tanto per non risparmiarmi la solita frecciata: anche da questo
punto di vista la divulgazione fa parecchi danni...
Ma c'e' un altro aspetto: e' vero quello che dice dumbo?
Per esempio, come usano la RG quelli che fanno conti di alta
precisione sul moto dei pianeti?
A quanto ne so, procedono cosi':
a) ricavano un'approssimazione "post-newtoniana" delle equazionei
della RG, o piu' esattamente della metrica
b) da questa ottengono l'eq. delle geodetiche, che prende la forma di
una F=ma con una sfilza di termini correttivi.
Quindi le eq. del moto di un pianeta sono ancora della solita forma
newtoniana, solo che la forza ha un'espressione diversa e piu'
complicata.
A questo punto in che paradigma siamo? Non e' mica tanto chiaro...
Inoltre: quando facendo la nota approssimazione faccio vedere che
dalle eq. della RG si arriva alle leggi della gravitazionenNewtoniana
(legge della forza, o anche eq. di Poisson per il pot. gravitazionale,
ecc.) concludo dicendo: "abbiamo cosi' dimostrato che la gravitazione
newtoniana e' un caso limite della RG".
E con questo intendo che sono autorizzato a reinterpretare il punto di
arrivo nel vecchio paradigma.
Infine, Aleph chiede:
> Ora, astraendo dalla RG, ti chiedo: "Come verrebbe descritto il moto
> di una scatola piena di fotoni che cade nel campo gravitazionale
> terrestre da osservatori posti in sistemi di riferimento inerziali
> differenti in moto rispetto alla Terra?
> Tali osservatori fornirebbero descrizioni coerenti del fenomeno
> osservato?
Nella domanda ci sono diverse cose che non capisco.
1. Vuoi forse proporre una gravita' nell'ambito della RR?
Questo credo sia impossibile.
2. Che importa che la scatola sia piena di fotoni, o di caramelle?
Cadra' sempre nello stesso modo...
3. O e' proprio questo che chiedi? Come i diversi osservatori
potrebbero spiegare cio'?
Insomma, non so rispondere perche' non so quali siano le domande.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Sat Nov 06 2004 - 20:42:39 CET
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