marco_andrea_maggi <marco_andrea_maggi_at_libero.it>
> Quindi, misurando la frequenza percepita da O e conoscendo la
> frequenza delle onde emesse da S, si ricava la velocit� relativa.
Premesso che non so se questo mio messaggio comparir� nell'NG (ne ho scritti
un paio e non li ho pi� visti...), provo ad aggiungere qualche commento.
Conoscere la frequenza delle onde emesse dall'elicottero fermo potrebbe
anche non essere indispensabile. Infatti, se comincerai a registrare con un
microfono il rumore dell'elicottero quando si sta avvicinando (percorrendo
la sua traiettoria rettilinea e parallela al suolo), la frequenza, dapprima
maggiore di quella dell'elicottero fermo, ad un certo punto cambier�,
diventando minore. Se riesci a misurare la frequenza nel punto in cui da
maggiore diventa minore... avrai una stima della frequenza dell'elicottero
fermo.
Inoltre, se riprendi l'elicottero con una telecamera collegata al tuo
microfono, avendo a disposizione qualche riferimento ottico, potresti anche
ricavarti la quota dell'elicottero, misurando il ritardo della variazione di
frequenza sonora sopra citato, rispetto all'immagine dell'elicottero
nell'istante in qui questo � pi� vicino al microfono.
> In realt� quanto detto vale per un moto unidimensionale, cio� se S si
> muove sulla congiungente O-S, nel caso reale (tridimensionale) si
> ricorre alla triangolarizzazione mediante l'utilizzo di tre sonar
> disposti, appunto, a triangolo sulla superficie terrestre, in questo
> modo riesci a determinare anche la posizione.
Boh? Non ci ho ragionato. Tre � il numero minimo?
Sr-i
Received on Sun Oct 31 2004 - 23:29:58 CET
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