Re: attrito ipersonico

From: not1xor1 <">
Date: Mon, 29 Aug 2011 15:37:52 +0200

Il 25/08/2011 19:37, Sao 67174 ha scritto:

> Probabilmente praticamente niente! Sul fronte anteriore di un caso reale,
> come meteorite in caduta che non abbia gi� raggiunto il punto di arresto
> e quindi con ancora tutta o in parte la velocit� cosmica, e quindi
> ancora in velocit� ipersonica, si crea una pressione in grado di frantumare
> materiali della stessa resistenza meccanica di un mattone,
> e una temperatura che raggiunge i 3.000� C e secondo
> alcuni fonti anche oltre i 10.000� C, in queste condizioni come puoi
> sperare di far uscire del gas da microbuchi? Se fosse ad altissima pressione
> e/o temperatura (vedi velocit� delle molecole superiore a quella
> dell'oggetto)
> potrebbe uscire del gas che si ionizzerebbe immediatamente, non so quanto
> questo possa aiutare a frenare l'oggetto, � pi� probabile che il gas
> atmosferico ionizzato penetri dentro l'oggetto dai microbuchi.

mi pare che un prototipo tedesco di space shuttle usasse un sistema
simile per raffreddare la fusoliera durante il rientro, comunque io
pensavo a fori orientati in direzione opposta a quella del moto:
immagina un veicolo ricoperto da una "pelle" di micropropulsori che
oltre a dare una minuscola spinta raffredderebbero e ridurrebbero
l'attrito, cio� l'azoto liquido verrebbe scaldato dall'attrito ed
espulso da questi fori :-)

> STOP! Guarda che a velocit� ipersoniche qualsiasi oggetto nell'atmosfera
> � avvolto in un alone di aria caldissima e se la velocit� � moltoipersonica
> anche da plasma ma tutto questo non "frena".

cio� non ci sarebbe pi� un attrito proporzionale al cubo della velocit� ?
BTW recentemente un veicolo sperimentale del DARPA ha raggiunto - sia
pure per breve tempo i mach 22 (quasi 27.000 K/h - neanche troppo
distante dalla velocit� di fuga)

poi ho letto che si ipotizza che in seguito a collisioni con meteoriti
la terra possa aver disseminato la vita nello spazio lanciando detriti
con velocit� superiori a quella di fuga:
<http://www.physorg.com/news/2011-08-simulation-earth-seeded-life-planets.html>

comunque oltre l'attrito il problema � che volendo "sparare" un cargo
nello spazio ci vorrebbe un "cannone" lungo diverse decine di Km per
evitare accelerazioni superiori ai 100 g o diverse migliaia di Km per
accelerazioni sopportabili da esseri viventi, per esempio la lunghezza
sarebbe 64 Km volendo limitarsi a 100g e 1600 Km per accelerazioni di
4g (assumendo la velocit� di fuga come velocit� finale - se non ho
sbagliato clamorosamente i calcoli :-) )...

traiettorie rettilinee di tali lunghezze, perpendicolari alla
superficie terrestre, sono ovviamente impossibili, mentre con
traiettorie curve la accelerazione centrifuga va ad aggiungersi a
quella coincidente con la traiettoria...

si tratta insomma solo di farneticazioni estive... scherzi dovuti alla
temperatura che quando ho scritto il messaggio qui aveva superato i
316�K :-)

>> un'idea ancora pi� strampalata:
>
> Molto difficile, vediamo:

LOL

>> sarebbe possibile ridurre la densit� dell'aria nella direzione del moto
>> (cio� davanti al solido) usando degli impulsi laser (ovviamente la cui
>> lunghezza d'onda venga assorbita dall'azoto)?
>
> Non vorrei dire una cavolata ma a lume di naso i laser aumenterebbero
> la temperatura dell'aria aumentando la pressione!

ma l'aria sarebbe meno densa... il laser sarebbe come un prolungamento
della fusoliera...

> Oh ecco, la risposta � si, se stai usando un laser per propulsione
> astronautica (laser di elevata potenza oggi non esistenti), ma
> se il tuo scopo � di frenare un'astronave mentre scende sulla Terra
> � probabile che inceneriresti una lunghissima striscia di territorio
> sottostante, ad ogni atterraggio ed per ogni astronave.

la mia idea stravagante si riferiva all'uscita dall'atmosfera non al
rientro :-)

> sarebbe il tuo ultimo dei pensiero per quello scritto sopra,
> ma anche a volerlo trascurare, la risposta � che � possibile
> che il vuoto totale o parziale davanti all'oggetto risucchi
> lo stesso addirittura accelerandolo, ma in merito ci sarebbe
> da fare calcoli e dubito che qualcuno li faccia per questa tua
> ipotesi.

infatti lo scopo era proprio l'accelerazione

>> p.s. per chiarire meglio pensavo ad un veicolo "fiondato" al di fuori del
>> campo gravitazionale terrestre quindi ad una velocit� di circa 11,2Km/s
>
> A quella velocit� ti allontaneresti definitivamente, tu ti riferisci
> invece al rientro con tale velocit�, domanda: perch� fare tutto questo
> casino quando gli schermi termici funzionano perfettamente e basta
> la spinta di piccoli razzi chimici per avviare la discesa?

no mi riferivo proprio all'uscita dal campo gravitazionale
terrestre... pensavo ad un'alternativa all'ascensore cosmico ideato da
Clark in un libro di fantascienza e di cui ogni tanto si legge qualche
articolo con ipotesi di fattibilit� usando fibre di nanotubi di
carbonio :-)

-- 
bye
!(!1|1)
Received on Mon Aug 29 2011 - 15:37:52 CEST

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