Re: Sulla corrente di quantità di moto

From: Soviet_Mario <SovietMario_at_CCCP.MIR>
Date: Sat, 25 Jan 2020 21:10:57 +0100

On 25/01/20 18:16, Elio Fabri wrote:
> Per cominciare grazie delle risposte, che hanno aperto diverse
> questioni rilevanti.
> Purtroppo avevo dimenticato di aggiungere che ai fini delle
> domande e
> visto il loro socpo, assumere g=9.8 m/s^2 (e anche 10) era
> del tutto
> adeguato.
>
> Wakinian Tanka ha scritto:
>> Asse y verso l'alto, j = versore asse y. La forza che lo
>> spago
>> applica al corpo vale:
>>
>> F_1 =~ 5·9,81j N
>>
>> Il circa è dovuto al valore approssimato di g.
> Sul circa vedi sopra.
> La notazione è un po' insolita: si può scrivere un'unità di
> misura per
> un vettore?
> Io avrei evitato d'introdurre asse e versore, scrivendo
> semplicemente
> "verticale, verso l'alto, grandezza 49 N".
> La risposta a c) sarebbe OK, ma presuppone che si abbia in
> mente una
> definizione di tensione.
> Quello che scrivi al secondo quesito mi sembra la
> contraddica: in
> effetti non hai risposto.
> Ma vedi i commenti alle altre risposte.
>
> Soviet_Mario ha scritto:
> > premesso che non conosco la definizione rigorosa di
> tensione in
> > questo contesto,
> Eh, eh, era proprio qui che vi volevo :-)
> Ma se prendete un qualunque libro, che definizione trovate
> (spesso
> solo implicita)?

la tensione non è definita nei miei libri di fisica da
liceo, di libri sui tensori (se poi sono la stessa cosa) non
ne ho ... e quel poco che so di solidi e deformazioni è solo
intuitivo (strizioni, roba simile).
A parte questo, l'idea del vettore a due punte non mi sembra
niente di poi tanto speciale o bizzarro, al massimo grezza.
SE prendo un elastico e lo stiro, le due forze le sento
chiaramente, una per mano, e quando l'elastico smette di
allugarsi mi pare intuitivo che sviluppi al suo interno
sempre due reazioni entrambe e contrarie alle altre.
Reazioni che io sento solo nei polpastrelli, ma ragionando
per "infinite suddivisioni dell'elastico", penserei che si
possano applicare a qualsiasi sezione infinitamente sottile.
PEr cui in ogni punto c'è questa "strana coppia" reattiva
che si oppone all'ulteriore allungamento. E che sembra anche
costante in ogni sezione

non avevo mai notato di avere un simile "buco semantico" ...
a volte succede con i concetti abbastanza intuitivi che
nessuno ti insegna mai ma per esigenze più svariate ti trovi
a dovere usarli praticamente e con risultati sufficienti.

Ho tirato su su basi semiempiriche varie impalcature in
legno e/o ferro che scaricavano bene i pesi e flettevano
dove potevano ragionando su queste tensioni, sforzi
concentrati etc.
M'è capitato di dover calare una sfufa da 130 kg dal fienile
al secondo piano, con oltre 1 m di sbalzo dalla parete, ed
un sistema tipo verricello a manovella sull'impalcatura
fatta ad minchiam con legni, chiodi e viti, pulegge e funi,
e qualche tubo innocenti. E non ha collassato anche se sul
finale i giochi erano paurosamente aumentati diciamo.
Anche per montare il paranco elettrico e portare 8 secchi di
cemento sul sottotetto avevo fatto una roba strana, senza
nemmeno tasselli, stava su ad attrito e non ho spaccato
niente del muro pure se era appesa all'architrave ad attrito



Però il buco teorico in effetti c'è anche se non me ne
rendevo conto.
Val la pena di metterci una pezza se possibile

>
>> o se si vuole è un vettore a due punte
> Senza scherzi, questa merita un premio.

:) LOL :)

> C'è lo sforzo di assegnare una direzione, che però non è
> univoca
> perché le forze sono due...

in effetti la parola direzione non mi piaceva, per questo ho
ridotto le mire sulla "giacitura" spaziale.


> Per le deformazioni anisotrope, ci torneremo.
>
> JTS ha scritto:
>> ma forse sotto sotto con un bel tensore ci si arriva ;-) ;-)
>
> Però Furio Petrossi è di parere diverso:
>> Preferisco considerarla uno scalare.
>> Spero che nessuno la consideri un tensore.
> La scelta della risposta e) mi va bene.
> Su scalare e tensore dovrò dare un approfondimento.
>
> Sempre a FP: non mi piace la scrittura "5g N".
> Secondo le norme BIPM quando si scrive g si deve intendere una
> grandezza, ossia un insieme di un numero e un'unità.
> Quindi stai scrivendo "5 x 9.8 m/s^2 x N".
> Invece "mg = 5 kg x 9.8 m/s^2 = 49 N" sarebbe stato
> ineccepibile.
>
> Soviet_Mario:
>> Tuttavia uno scalare non mi convince: come distinguere una
>> tensione longitudinale con una trasversale ad es.?
>> Chiaramente prendendo il modulo okay, si ha uno scalare, ma
>> qualcosa di direzionale sotto il cofano ci deve stare.
> Anticipo una parte della mia posizione.
> Questo è un poblema unidimensionale.

si si, lo so, QUESTO si, ma ritenevo una soluzione "ad hoc"
non soddisfacente perché il problema più generale mi
intrigava. Dove per me problema generale significava che non
possiedo una classe di enti adatta a trattare la categoria
di problemi.

> Quindi la preoccupazione sullo sforzo trasversale, come è
> presente ad
> es. in una trave pesante orizzontale incastrata a un estremo
> in un
> muro, non è appropriata.

ne ero conscio, ma aperto il vaso di Pandora non mi
interessava più solo il caso specifico del filo, ma qualcosa
di elastico e deformato in senso lato.

> Niente vieta di adottare una schematizzazione più semplice,
> dove
> entrano solo entità a una dimensione, e in cui sforzi e
> deformazioni
> trasversali non esistono.
>
> CarloStudente ha scritto:
>> opposta alla forza che la terra applica sul corpo
> Vero, ma io chiedevo una risposta diretta.
> Quanto alla massa del filo, avevo in mente di dire di
> trascurarla, poi
> mi è passato di mente.
>
>> ...
>> una parte applica una forza (che chiamo tensione)
>> all'altra parte
>> (le due forze sono uguali in intensità per il 3 principio).
> Quindi ci sono *due* tensioni?
> Come ho già osservato sopra, la tradizione didattica è
> diversa: si
> parla sempre di *tensione del filo* e basta, anche in casi più
> complicati.
>
> Esempio: il solito blocco che scorre su un piano e al quale
> è legato
> un filo che scorre in una puleggia e poi regge un altro blocco.
> Il problema è di dinamica, ma anche in questo caso troverete
> sempre
> scritto che il filo ha *una* tensione, che però viene
> trattata come
> una forza (ettore), che in questo caso cambia addirittura
> direzione,
> da orizzontale a verticale.
> Tra l'altro, quasi mai si giustifica perché la tensione ha
> la stessa
> intensità lungo tutto il filo (se la puleggia ha massa
> trascurbile).
> Ma questo lo dico tra parentesi, perché esula dal mio scopo.
>
>> scommetto che adesso facciamo pendolare il corpo (LOL)
> Sbagliato :-)
> Non intendo scostarmi dal caso statico. E' sufficiente per
> ciò che
> voglio discutere.
>
> Per oggi mi fermo qui.
>


-- 
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Received on Sat Jan 25 2020 - 21:10:57 CET

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