Elio Fabri ha scritto:
Nell'ultimo mio post avevo detto che sarei tornato venerdi;
non ce l'ho fatta, ma eccomi qua.
> Tetis ha scritto:
> > Se vuoi puoi immaginare molecole particolarmente complesse in cui
> > quello che si verifica sono esattamente situazioni di questo tipo
> > stabili per ragioni geometrico topologiche, non per ragioni
> > energetiche.
>
> e poi:
> > Non ho parlato di questo. Ho parlato dello spazio delle fasi di un
> > generico sistema e della energia potenziale di un generico sistema, e
> > peraltro pensavo ad una situazione di dinamica classica.
> Va bene, Tetis (alias Gianmarco) non riesce mai a essere semplice...
> Pero' tu Patrizio sei un chimico, e sono sicuro che puoi trovare
> innumerevoli esempi di molecole con energia di formazione (Delta U)
> positiva.
Si', ce ne sono tante; le piu' semplici che mi vengono in
mente sono gli ossidi di azoto: N2O, NO, N2O3, NO2,
N2O4 e N2O5 sono instabili verso la decomposizione
a N2 e O2. Poi c'e' l'ozono (O3) e il 'cianogeno' (CN)2:
se si usa il primo come comburente e il secondo
come combustibile, si dovrebbe ottenere una delle
fiamme piu' calde (difficolta' tecniche a parte).
> Quindi molecole che dovrebbero decomporsi da sole, ma non lo fanno
> perche' dovrebbero atraversare una "barriera di potenziale" (le
> "ragioni geometrico-topologiche di Tetis).
Capisco bene cosa vuoi dire, l'avevo valutato; ma,
riguardando il suo esempio su 'quei biliardi', mi
sono convinto che volesse dire di piu' che
barriere di potenziale: per quanto poco io sappia
di topologia, capivo che cio' che era richiesto non
erano semplicem. altezze energetiche, ma zone
di (eventuale) inaccessibilita' configurazionale
delle ipersuperficie di en. potenziale. Mi era parso
un problema interessante, da un lato, e non facile,
dall'altro, per cui (avendo anche fretta) non ho neanche
tentato. Anche ora (scrivo 'on line'), l'unica cosa che mi
sovviene, forse appena pertinente, sono le cosiddette
reazioni chimiche ''oscillanti'': da A + B la reaz. va verso
C + D, ma, invece di ''accontentarsi'' di raggiungere
l'equilibrio (chimico), prosegue fino alla sostanziale
scomparsa di A + B, poi torna indietro, ripassa per il
punto di equilibrio, va oltre fino a riottenere i reagenti
(A + B), e ricomincia il ciclo (!). Di tali 'strani' sistemi
ne ho visto alcuni esempi tempo fa, documentati su
articoli scientifici rispettabili, ma ora non ricordo e
non ne saprei citare neanche uno; ricordo pero' che
erano alquanto complessi. Di certo un qualche fattore
di smorzamento delle 'oscillazioni' ci deve essere in
questa sorta di risonanza chimica in cui e' in gioco
Delta G, ma deve essere proprio piccolo, se ricordo bene
che duravano settimane. In tal caso si potrebbe pensare
che l'approccio verso il minimo (assoluto) di G (cioe' il
punto di equilibrio per quella reaz.) sia avversato da una
adatta (allo scopo) conformazione dell'ipersuperficie di G.
> Mi viene in mente il prof. Caglioti, che faceva una dimostrazione
> spettacolare facendo esplodere con una bacchettata un qualche sale di
> iodio. Produceva dei bei vapori violetti, nonche' l'immancabile
> applauso dell'uditorio :)
Potrebbe trattarsi di un noto 'composto' che si ottiene da
I2 + NH3; non ricordo se abbia una stechiometria ben
definita, e da questa postazione non ho modo di controllare,
ma una volta asciutto e' uno spettacolare detonante.
> > Uno dei "misteri" della fisica nucleare mi sembra l'esistenza di
> > elementi stabili con massa piu' che doppio del ferro: oro, platino,
> > mercurio. La loro energia di legame e' minore di quella del ferro
> > eppure non tendono spontaneamente a frammentarsi.
> Ma scusa, il rapporto N/Z e' ben diverso!
> Nei frammenti ci sarebbero troppi neutroni.
Giustissimo. Forse una serie di decadimenti alfa e beta
(opportunamente intrecciati) potrebbe essere tuttavia ipotizzata.
> ------------------------------
> Elio Fabri
> Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
> ------------------------------
Ciao
Patrizio
--------------------------------
Inviato via
http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Sun Oct 24 2004 - 02:45:57 CEST