Bruno Cocciaro ha scritto:
> Se il punto e' che in via di principio potrebbero anche esistere le
> soluzioni stazionarie, ma nessuno ha mai trovato un modello di
> agglomerato di cariche tale che le soluzioni stazionarie siano
> associate alle frequenze effettivamente osservate, allora mi pare che
> la conclusione non dovrebbe essere che la elettrodinamica classica non
> puo' spiegare la stabilita' degli atomi. Mi pare che la conclusione
> dovrebbe essere che nessuno ha mai trovato un modello di atomo tale
> che, facendo uso solo della elettrodinamica classica, si possano
> ritrovare i risultati sperimentalmente osservati.
Una risposta l'hai gia' avuta: se non ci fosse la quantizzazione dei
livelli, non potresti spiegare come mai le frequenze emesse e assorbite
dagli atomi di un gas siano praticamente indipendenti dalle condizioni
del gas: temperatura, pressione...
Un insieme di atomi classici si comporterebbe in modo totalmente
diverso: quasi tutta l'energia andrebbe in radiazione, non ci
sarebbero spettri di righe ben definite ne' dimensioni atomiche
costanti, perche' gli elettroni finirebbero per cadere sui nuclei.
> Ci sto provando da qualche giorno, ma non riesco a trattare
> l'interazione corda pallina.
Io avrei seguito una strada tutta diversa: quella di scrivere la
lagrangiana, e da li' derivare le equazioni del moto.
Se u(x) e' lo spostamento della corda dalla posizione di equilibrio, e
X la posizione della pallina, dovresti solo scrivere le energie
cinetiche e potenziali.
L'interazione si riduce al vincolo u(0)=X.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Mon Oct 18 2004 - 21:00:56 CEST
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