Re Bim ha scritto:
> Credo di aver capito che un orologio solidale con l'equatore terrestre
> va più lento di uno al polo.
In realta' no. In parte questo te l'ha gia' detto dumbo, ma penso
utile discutere piu' diffusamente la questione.
Ma prima un'obiezione piu' generale: non e' in realta' corretto
parlare di orologi che "vanno piu' lenti" (o piu' svelti) di altri.
La sola cosa che ha senso e' che quello che succede se provi a mandare
segnali dall'uno all'altro, o se provi a confrontarli in altri modi
possibili.
Comunque tieni presente questo, per quel che vale: io sono recisamente
contrario all'uso di espressioni come "dilatazione del tempo"
(l'accetto solo, come uso gergale invalso, quando ne parla chi sa bene
come stanno le cose).
Idem per il presunto rallentamento in campo gravitazionale: in questi
casi e' addirittura frequente leggere che "il tempo scorre piu'
lentamente".
Bene: a mio parere una simile espressione non solo e' sbagliata, ma
addirittura non riesco a darle nessun senso fisico definito.
(Ti e' chiara la distinzione? Una proposizione puo' essere ben
definita e dotata di significato, ma errata per un motivo o per un
altro. Poi ci sono proposizioni che sono prive di significato, e
quindi non possono neppure essere errate.)
El Che ha scritto:
> Se consideri solo la RS si'. La questione e' sempre: "dipende dal
> sistema di riferimento".
Beh, ma non e' questione di considerare solo questo o solo quello.
Che cosa si vede se si fa l'esperimento?
Sarebbe meglio dire: nella situazione detta che cosa prevede la RR (io
preferisco "ristretta" a "speciale", ma questo e' secondario) ?
E poi magari chiedere: perche' l'esperimento fornisce un risultato
diverso? (v. dopo)
> ...
> e quindi facendo i conti viene una differenza di
>
> 1.07768494 Ã 10^12 s = 341 secoli, all'incirca, se non ho fatto
> male i conti.
I conti non li ho controllati, ma mi sembra piu' utile calcolare la
variazione relativa, che e' attorno a 10^{-12}.
Cosi' per es. in un giorno si avrebbero circa 100 ns, che sono gia'
misurabili.
Non c'e' nessun bisogno di pensare a miliardi di anni...
> Tutto cio' supponendo il sistema di riferimento solidale con
> l'orologio all'equatore come inerziale, cosa che non e'.
Mi verrebbe da chiederti: e allora?
Ma in realta' non c'e' nessun bisogno di pensare a un rif. solidale
all'orologio, che non sarebbe inerziale.
L'orologio segna il suo *tempo proprio*, ed e' questo che va
confrontato col tempo proprio di un orologio "fermo", come per es.
quello al polo.
Tale confronto si puo' fare restando sempre in un unico rif.
inerziale, una volta acquisito che esiste una metrica e un invariante:
appunto il tempo proprio.
dumbo ha scritto:
> in RR, si', ma se tieni conto della RG no, perche' l'effetto della
> velocita' e' compensato quasi esattamente (e' una coincidenza, non c'e'
> niente di misterioso sotto) dall'effetto della gravita'.
> La gravita' in questo discorso c'entra perche' c'e' differenza di
> potenziale gravitazionale fra poli ed equatore (a causa dello
> schiacciamento polare) e gli orologi in potenziali gravitazionali
> diversi non possono mantenere la sincronia, dice la RG e l'esperimento
> conferma.
Trovo strano che tu dica questo, perche' di sicuro sai come stanno le
cose...
Mettiamoci in un rif. solidale alla Terra che ruota.
Da un punto di vista newtoniano, in questo rif. oltre al pot. gravit.
dovuto alla distribuzione di massa della Tera, esiste anche il pot.
della forza centrifuga.
All'equilibrio la superficie degli oceani e' equipotenziale, e quindi
un orologio al polo e uno all'equatore, posti al livello del mare, si
trovano allo stesso potenziale.
Per quello che hai detto tu stesso, in appross. di campo debole il
tempo proprio di un orologio fermo differisce dal tempo coordinato
solo per un fattore che va come il pot. grav., e che quindi *e' lo
stesso* al polo e all'equatore.
Ne segue che se l'orologio al polo manda due segnali intervallati di 1
secondo del *suo* tempo proprio, questi arrivano all'altro orologio
ancora intervallati di 1 secondo del tempo proprio *di questo*.
Dunque non si tratta affatto di una coincidenza.
--
Costituzione - art. 41:
L'iniziativa economica privata e' libera.
Non puo' svolgersi in contrasto con l'utilita' sociale o in modo da
recare danno alla sicurezza, alla liberta', alla dignita' umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perche'
l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e
coordinata a fini sociali.
Received on Thu Aug 11 2011 - 21:02:12 CEST