Re: Sulla natura della gravità

From: lefthand <nontelodico_at_qui.da.me>
Date: Fri, 12 Aug 2011 21:43:48 +0200 (CEST)

Il Fri, 12 Aug 2011 18:49:06 +0200, Mezzomatto ha scritto:

> Piuttosto, due domande:
> 1- il viaggio di Ph.F. durò 80 giorni, quello di Pigafetta e e Del Cano
> tre anni. In entrambi i casi però la differenze fu di un solo giorno.
> Questa differenza è una costante, indipendente dalla velocità? Credo di
> sì, ma con ragionamenti un po' nebulosi. Mi sforzerò di trovare la
> risposta con un procedimento rigoroso.

Un giro è un giro: cosa c'è di nebuloso?

> 2 - Supponendo che entrambi i nostri eroi avessero tenuto il conto del
> tempo con un orologio (o clessidra), invece che col sole, in che punto
> del viaggio si sarebbero accorti del cambiamento di data? Anche a questo
> proposito ho una opinione, ma preferirei suffragarla (o smentirla) con
> un ragionamento rigoroso, che mi sforzerò di fare.

L'orologio risulterebbe indietro di un'ora in più a ogni cambiamento di
fuso orario. Però il romanzo fu pubblicato nel 1873 mentre il sistema dei
fusi orari è stato adottato nel 1884. Anche la linea del cambiamento di
data penso non fosse definita con precisione ma si trovasse da qualche
parte nel Pacifico.
Al proposito ho trovato questo sito, che tratta la storia della linea,
con una pagina che riguarda i romanzi dell'800:

A History of the International Date Line
http://www.staff.science.uu.nl/~gent0113/idl/idl.htm

-- 
"E' un pezzo di merda. Si sta comportando da pezzo di merda pur di 
salvare il suo culo flaccido..." (Nicole Minetti, PdL)
Received on Fri Aug 12 2011 - 21:43:48 CEST

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