> Non sono sicuro di aver capito bene i tuoi dubbi, per cui, molto
> probabilmente, la mia risposta non li risolver�.
Ti ringrazio comunque per la tua attenzione.
> Credo che il nodo della questione stia nella propozizione: "incorporano
> informazioni sull'incertezza".
Sono d'accordo.
Farei perci� un passo per volta, provando a chiarire bene solo questa
idea, tanto per cominciare.
Anzitutto il problema: voglio misurare una grandezza e associargli una
incertezza. Tutto qui. Questa grandezza � soggetta solo ad errori casuali,
indipendenti fra di loro. In simboli:
G = vpa +/- i
cio�: la grandezza (G) verra espressa dal valore pi� attendibile (vpa) pi�
o meno l'incertezza (i) da associare al valore pi� attendibile.
Faccio due serie di 1000 misure di G con un cronometro con sensibilit�
0.01 s. La prima serie � eseguita a mano, la seconda usando delle
fotocellule.
Mi sembra evidente che la prima serie dar� risultati pi� incerti della
seconda. Questo fatto pu� essere messo qualitativamente in evidenza
osservando la distribuzione delle occorrenze: nel primo caso avro un
istogramma molto piatto, nel secondo caso avr� un istogramma con un picco
molto pronunciato.
Se calcolo lo sqm(1) della prima serie e lo sqm(2) della seconda serie
ottengo che
sqm(1) > sqm(2). Ho quantificato - in prima battuta - l'incertezza.
Questo � quello che intendo per "incorporare informazione
sull'incertezza". Lo sqm, infatti, mi d� un'informazione numerica riguardo
a quando sono sparpagliate le misure attorno al valore pi� frequente.
Fin qui va bene?
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Michele Giordano
Received on Wed Oct 06 2004 - 17:45:15 CEST