"Giacomo Ciani" <giacomo.levaquestomalasciaunpunto.ciani_at_inwind.it> ha
scritto nel messaggio news:2s7ptnF1i86ajU1_at_uni-berlin.de...
> Quindi come vedi sono d'accordo con te, ma il "quasi" in apertura di
> post ha il suo motivo d'essere: l'esempio che facevi della cavalletta,
> cos� come quello degli animali che sollevano pesi _in proporzione_ pi�
> grandi rispetto all'uomo (immagino ti riferissi, ad esempio, alle
> formiche) � legato _principlamente_ non a motivi evoluzionistici, ma a
> problemi di scala: un uomo non solleva pesi 50 volte maggiori del suo
> (come fanno le formiche) non perch� l'evoluzione non l'abbia portato a
> sviluppare una forza tale, ma perch� con un peso 50 volte maggiore del
> suo si spezzerebbe le ossa e si lacererebbe i tessuti... probabilmente
> un uomo con la stessa nostra struttura muscolare ma ridotto in scala di
> un centinaio di volte potrebbe farlo senza problemi.
> Il gioco sta tutto nel fatto che se scali le lunghezze di un fattore
> alfa, le sezioni (che determinano ad esempio la resistenza delle ossa e
> la forza dei muscoli) scalano come il quadrato di alfa, mentre i volumi
> e, quidni, le masse, scalano come il cubo di alfa. Ecco che il rapporta
> tra i due diventa sfavorevole man mano che ingrandisci...
Concordo sul fattore di scala, ma c'� un altro fattore:
le formiche sollevano "masse" superiori di 50 volte la loro "massa" (circa)
Se parliamo di forze, allora, alla "forza peso" va sottratto il contributo
della "forza di Archimede", che a quella scala, considerando la densit�
tipica del materiale trasportato (briciole, residui vegetali, etc..) non �
trascurabile.
dvd
Received on Mon Oct 04 2004 - 17:28:11 CEST
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