Giorgio Pastore ha scritto:
> Come e' stato gia' scritto piu' volte in questo NG, non c'e nulla di
> speciale (qualitativamente) nel lavorare con nuclei: il "difetto di
> massa" tra prodotto e costituenti c'e' anche negli atomi e nelle
> molecole. Solo che, essendo le energie di legame molto minori di
> quella nucleare, la differenza tra massa dell' oggetto composto e
> somma delle masse degli oggetti componenti e' estremamente piccola.
Ovviamente sono d'accordo ;-)
Ma scrivo per un commento a carattere storico.
> E' anche interessante notare quanto raramente venga spiegata la vera
> connessione tra E=mc^2 e la bomba atomica: semplicemente il fatto che
> le prime stime dell' intensita' delle forze nucleari furono ottenute
> applicando la f. di Einstein al difetto di massa dei vari isotopi (e
> questo fu fatto da Lise Meitner e collaboratori nel 1938, non da
> Einstein). I numeri sull' intensita' di quelle interazioni, diedero la
> prima stima dell' enorme energia disponibile dalle reazioni nucleari.
Qui avrei un paio di commenti, non tanto per contraddirti ma per
cercare di chiarirmi le idee.
1. A conclusione del suo lavoro del 1905 in cui introduce per la prima
volta l'idea di una "inerzia" dell'energia, E. scrive:
"Non e' escluso che per mezzo di corpi il cui contenuto di energia e'
variabile in grande nisura (per es. i sali di Radio) si possa
raggiungere una verifica della teoria."
2. Che in anbito nucleare fossero in gioco grandi quantita' di energia
doveva essere stato accertato direttamente con le reazioni nucleari,
ben prima del 1938.
Che ne pensi?
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Thu Sep 23 2004 - 21:06:50 CEST
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