Re: scienza e fenomeni paranormali: sacro e profano.

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Thu, 23 Sep 2004 22:24:52 +0200

"Hypermars" <hypermars_at_despammed.com> wrote in message
news:cip6kv$2np$1_at_newsreader.mailgate.org...
>
> "Bruno Cocciaro" <b.cocciaro_at_comeg.it> wrote in message
> news:2rahv3F17b4mqU1_at_uni-berlin.de...
>
> > Poi si potra' dire: inesplorato si', ma esplorabile. Ok, ma io solo dopo
> > aver esplorato so dire che l'oggetto era esplorabile, prima non lo so.
>
> Non e' affatto vero. E proprio su questo si puo' costruire la partizione
> dell'insieme.

Comunque a me non risulta per niente chiaro dove sistemare le diverse
discipline che ti citavo nel precedente post: omeopatia, sociologia,
psicanalisi, politica. Non mi e' chiaro l'algoritmo da seguire per
classificare come fuffa o meno ciascuna delle discipline menzionate; ce ne
sarebbero molte altre di difficilmente classificabili ai miei occhi. Cioe'
seguendo le chiacchiere (o, se preferisci, seguendo la "fuffa
epistemologica") potrebbe anche essere facile dire falsificabile=scienza,
non falsificabile=non scienza=fuffa, ma seguendo la pratica, almeno per come
sembra a me, e' tutto un altro discorso (come faccio a stabilire se e' fuffa
o meno quanto dice quel particolare omeopata, sociologo, psicanalista,
politico?).

> > Non so cosa sia la vita ne' se le parole "dopo la morte" abbiano un
senso.
> > Cioe' finche' parliamo dei sassolini facciamo fisica, quando parliamo
> > dell'oceano parliamo di roba che potrebbe forse essere fisica domani o
> forse
> > no e su tali argomenti (cioe' sugli argomenti religiosi cosi' come su
> quelli
> > politici) ognuno ha le proprie credenze.
>
> Anche questo non e' affatto vero. Perche' assumi che per forza ognuno
abbia
> le proprie credenze? io, e milioni di altre persone, scegliamo (in maniera
> peraltro logica e coerente con il metodo scientifico) di ignorare
totalmente
> tutto quello che ora non e' raggiungibile, perche' se non e' raggiungibile
> che senso ha sprecare anche solo un istante in futili considerazioni?

Non e' che assumo, semplicemente "vedo" che gli scienziati non organizzano
mai congressi dal titolo: "Quale partito votare alle prossime elezioni".
Cioe' la vita ci pone inevitabilmente davanti a scelte di fronte alle quali
mamma fisica non ci suggerisce alcunche'. Scelte per le quali e' impossibile
assumere un atteggiamento "coerente" con il metodo scientifico, ed e' anche
impossibile, nella vana speranza di poter dire di essere coerente, non
assumere alcun atteggiamento.

> Peraltro, tu dai per scontato che questo "oceano" esista. E' l'ennesimo
atto
> di fede. Come fai a sapere che c'e' qualcosa? riprendi l'esempio
> dell'universo. Tu stai assumendo, per analogia, che l'universo in cui
> viviamo sia immerso in qualcosa di piu' grande, che la domanda "cosa c'e'
> fuori dei confini?" abbia senso,

A me pare di non aver assunto alcunche', ho semplicemente ripreso la tua
partizione del tutto in fisica e metafisica= cio' che non e' fisica. Ora,
poiche' il Berlusca non mi pare un fisico (ne', purtroppo, mi pare che si
possa riuscire a dire scientificamente alcunche' sul suo operato), obtorto
collo mi troverei a definirlo un metafisico. Poiche' non riesco a negarne
l'esistenza ne consegue che la metafisica non e' un insieme vuoto: come
minimo comprende la politica, che certamente esiste e altrettanto certamente
prevede che si possa affermare sia A che la sua negazione e c'e' chi
sostiene di aver falsificato A, chi sostiene che ha falsificato la negazione
di A, chi sostiene che e' scorretta la prima (o la seconda) falsificazione,
chi sostiene che sono scorrette entrambe ... insomma, la politica non sembra
proprio essere una scienza, sembrerebbe fuffa, eppure sembra anche
abbastanza innegabile il fatto che la politica abbia un rapporto decisamente
stretto con la realta'.
Mi pare anche innegabile che gli scienziati, cosi' come tutti, eseguono
delle scelte politiche.
Ognuno fa la scelta che crede migliore. Lo crede non perche' lo ha provato
scientificamente, lo crede per qualche altro motivo, quel motivo io lo
chiamo credenza (politica).

> > io sinceramente non vedo piu' una grande differenza
> > fra le nostre posizioni.
>
> Meglio cosi'. Cosi' riusciamo a chiudere il thread. Io comunque non sono
> d'accordo, e le differenza ai miei occhi rimangono nette e sostanziali.

Beh si', perche' con ogni probabilita' il tuo "curiosita' antropologica" non
voleva semplicemente essere una notazione di carattere statistico-storico.
Come ripeti anche qua tu ritieni il tuo atteggiamento "coerente" con il
metodo scientifico, io sostengo che la vita e' fatta di tantissimi aspetti
non indagabili scientificamente nei quali siamo necessariamente coinvolti. A
me pare coerente con il metodo scientifico l'ammettere che le cose stanno
nella maniera detta da me. Non ammetterlo significherebbe o illudersi
(assumendolo) del fatto che la scienza possa spiegare ogni cosa, o chiudere
gli occhi di fronte a realta' non prettamente scientifiche (non
falsificabili quindi metafisiche secondo la tua partizione) ma non per
questo meno reali della luna. Naturalmente capisco che ognuno abbia le
proprie opinioni.

> Bye
> Hyper

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Thu Sep 23 2004 - 22:24:52 CEST

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