Re: Neutroni

From: Tetis <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Fri, 24 Sep 2004 09:57:36 +0000 (UTC)

"Hypermars" <hypermars_at_despammed.com> wrote in message
news:civbqe$vap$1_at_newsreader.mailgate.org


> > Sperando nel frattempo di migliorare le tecniche di focusing.
> > Pero' quello che dici e' molto piu' lontano dalla praticabilita',
> > almeno mi sembra. Hai idea di quanto piu' piccola e complicata sarebbe
> > l'interazione di dipolo di un dipolo di 10^(-30)e*cm con cariche
> > concrete rispetto alle forze magnetiche, deboli e forti?
>
> Eh, come dicevo, ora penso di averne idea si. E sono d'accordo che non e'
> facilmente pensabile una utilizzazione di questo minuscolo momento come
> sonda. A questo punto e' molto meglio utilizzare fasci atomici. In ogni
> caso, per ora abbiamo sonde neutre (fotoni) sonde elettricamente cariche
> (elettroni) sonde dipolari magnetiche (neutroni) sonde cariche E dipolari
> magnetiche (elettroni spin-polarizzati)...per completare il quadretto ci
> manca solo la sonda dipolare elettrica! (e, ovviamente, la sonda monopolare
> magnetica ;-)

Questo mi suscita un'antica curiosita', che cosa impedisce di
utilizzare molecole dipolari, o anche atomi neutri con momento di
dipolo indotto, lo so che e' difficile costruire lenti senza i termini
di monopolo, ma quanto difficile? Mi rispondo da solo che l'unico modo
per ovviare al fatto che si tratta di oggetti grandi sarebbe usarne
tanti bene in fase e che questo non e' difficile, bensi' impossibile
usando solo metodi elettromagnetici di manipolazione. Certo costruire
una particella con dipolo elettrico significativo sarebbe una
bella conquista, ma perche' e' cosi' difficile trovarne una gia'
pronta e perche' e' cosi' difficile creare artificialmente
particelle effettivamente nuove e stabili? La risposta che mi do e'
che tre quark sono pochi per costruire una funzione d'onda abbastanza
asimmetrica, e che con piu' quark emergerebbero problemi di stabilita',
ma sara' sempre vero? Oppure e' un limite naturale valicabile
artificialmente?

> > Quello che
> > mi sembra e' che migliorando le capacita' di focalizzazione di
> > neutroni ci sarebbe da esplorare una larghissima fascia di
> > fenomenologia prima di arrivare alla sensibilita' delle
> > interazioni di dipolo, puo' darsi mi sbagli. I diagrammi di
> > fase sono complicati e non si sa mai se da qualche pieghettina
> > non viene fuori una sensisibilita' insospettabile.
>
> Ma giusto per sapere, che tecnica si sta utilizzando, o si pensa di
> utilizzare, per misurare sperimentalmente il momento di dipolo elettrico del
> neutrone? non credo si possa usare l'effetto Stark...qualcosa di analogo
> allo spin-echo forse?

L'echo di spin e' la tecnica usata per arrivare al limite superiore
attuale. Il passo seguente e' usare piu' neutroni abbastanza vicini
e freddi. Come si fa ad avvicinarli? Non certo con campi
elettromagnetici, cosa c'e' che ha lunghezze d'onda minori, e
possibilmente coerenti? Una bella fase superfluida naturalmente.
Allora l'obiettivo e' usare elio a 0.5 K per raccogliere un
gas denso di neutroni e metterlo in una camera a vuoto dove
fare echo di spin. La sola idea mi fa prostrare in umile
adorazione. L'idea e' che aggiungendo un campo elettrico
puoi misurare le interferenze con la risonanza facendo un
tipo di analisi dati simile a quella che usano nell'articolo
che hai citato per separare queste fasi. Il bello di tutto questo
e' che le equazioni da usare sono quelle di un sistema a due livelli,
c'e' la teoria di Bloch con tanto di interpretazione quasi classica,
ma l'idea chiave che e' poi "null'altro che una misura di interferenza"
e' stata escogitata da Ramsey che previde l'esistenza delle
cosiddette frange di Ramsey, e che merito' il Nobel nel 1989.
Ovviamente occorrera' considerare con la dovuta attenzione i termini di
scambio e correlazione e tutte le finezze legate alla configurazione
effettiva di neutroni su cui verra' fatta la misura, nonche' fare
i conti con tutte le instabilita' e le particolarita' della fase
superfluida, ma il metodo e' bene avviato a fornire risultati e
certamente a cambiare un mucchio di idee pre-acquisite ed a produrre
nuove tecniche di manipolazione per i neutroni e chissa' in seguito
anche per gli atomi freddi. Ma anche qui i tempi per vedere qualche
applicazione, ammesso che ne arrivi qualcuna sono dell'ordine dei
venti quarant'anni.

> Bye
> Hyper




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Received on Fri Sep 24 2004 - 11:57:36 CEST

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