Re: Gravitoni... ma a che servono?
Giorgio Pastore ha scritto:
> So che sara' una pugnalata alle spalle :-)
> ma cosa e' la figura all' inizio del capitolo 12 di J.A.Wheeler
> "Gravita' e spazio-tempo" (mi riferisco all' edizione italiana della
> Zanichelli?
Fortuna che avevo messo le mani avanti ;-)
Quel libro non lo conosco, ma ovviamente ti credo.
> ...
> Ma insomma, io non sarei tanto iconoclasta. Una cosa e' una
> spiegazione in aula (una lezione) e una cosa e' la divulgazione.
> Hanno finalita' diverse e destinatari diversi e non vedo niente di
> male nel cercare di far passare concetti complessi mediante la forma
> di un "mito" corredato di illustrazioni ingenue, a patto, ovviamente,
> di essere moto chiari sul fatto che di "mito" si tratta.
Lo so, ne abbiamo gia' discusso, e forse non vale la pena di
ripetersi.
Lasciami dire solo questo: io non credo che ci si possa salvare la
cosienza avvertendo che si tratta di un "mito", quando il destinatario
non ha nessun altro strumento concettuale al di la' del mito.
Il poverino vedra' la figura, l'avvertimento gli entrera' da un
orecchio per uscire subito dall'altro, mentre la figura gli restera'
impressa.
Guarda per es. quanto e' difficile far accettare che l'espansione
dell'Universo non implica affatto che esso abbia un centro...
Hai voglia a dirlo: l'Universo resta sempre una palla che si espande
in uno spazio vuoto, cominciando da un puntolino...
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Tue Sep 21 2004 - 20:37:05 CEST
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