On Tue, 14 Sep 2004 06:30:57 GMT, dumbo wrote:
>"rez" <rez_at_rez.localhost> ha scritto nel messaggio
>>L'ovvieta` della "4-velocita`" continua invece a non
>>essere tale.. vedi un po' tu.
-cut-
>un tempo _deve_ essere reale se no come lo misuri dato
>che sul piano complesso non c'� ordinamento? Non � forse
>questa, o anche questa, la ragione per cui le grandezze fisiche
>direttamente misurabili devono essere reali?)
Bella domanda, questa dell'ordinamento, ma non so
rispondere, anche se istintivamente IMHO e` a prescindere
da esso.
>Conclusione: il nostro ds^2 e il suo dT^2 hanno segni
>opposti.
Oh! finalmente ci siamo: la prima difficolta` e` infatti
proprio cosi`: consiste proprio nel tempo proprio.
La seconda (ma e` la stessa!) e` la 4-velocita`: c.v.d.
-cut-
>Questo discorso ti convince?
Ma certo che no!
E` quel che ho chiesto da subito: "che senso si debba
dare ad una 4-velocita` di tipo spazio, del tachione
o altro che si parli".
>Per concludere: mi sembra sconcertante che il ds^2 cambi
>di segno a seconda che lo si valuti nel riferimento del laboratorio
>o in quello del tachione.
Toglitelo dalla testa: c'e` pronto il buttafuori (150 kgp
e alto 2 m) che ci fa uscire per direttissima da tutte le
relativita` possibili e immaginabili!
>A quanto pare il ds^2 non � pi� un
>invariante quando ci sono di mezzo i tachioni.
E ritorniamo ancora una volta a cio` che ho chiesto
fin dall'inizio:
--cite--
Forse deve intendersi che per il tempo proprio hai
gia` tacitamente assunto questa espressione:
c*dtau = sqrt(dl^2 - c^2 dt^2)
cosi` invertita?
--cite--
--
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Received on Tue Sep 14 2004 - 14:47:05 CEST