Re: si puo' uscire da un buco nero?

From: lux <lux_at_hacari.org>
Date: Fri, 10 Sep 2004 03:11:50 GMT

Elio Fabri wrote:

> In effetti la soluzione di Schw., anche scritta nelle coordinate che
> elimimamo l'apparente singolarita' all'orizzonte, ha un'intrinseca
> asimmetria nella coordinata temporale.
>
> Pero' avrai forse sentito parlare di "buchi bianchi" e di "wormholes".
> Il fatto e' che si puo' anche prolungare la soluzione aggiungendo un
> altro pezzo di spazio-tempo, temporalmente simmetrico al primo, nel
> quale la singolarita' sta nel passato, anziche' nel futuro.
> Direi che questa sia l'idea di Wheeler.

si' ne ho sentito parlare, ecco perche' sono confuso. mi spiego meglio:
sia r(t) la geodetica di una particella che cade nella singolarita', con
r < r0 = raggio di schwarzschild, allora anche r(-t) e' una geodetica, e
precisamente corrisponde al moto di una particella che esce dalla
singolarita' raggiungendo r0 in un tempo infinito. passiamo ad un
sistema di coordinate che mi sistema le cose ad r0 tipo quello di
eddington (u,r) allora ho che r(t) -> r(u) che e' la geodetica di una
particella che attraversa tranquillamente l'orrizzonte degli eventi
cadendo nella singolarita' mentre r(-t) viene mandata in r = f(u) che e'
la geodetica di una particella che non attraversera' mai l'orizzonte
degli eventi. ecco persa la simmetria temporale. se invece uso le
coordinate di finkstein (v,r) le cose funzionano alla rovescia, e
l'orizzonte degli eventi viene attraversato solo dalle geodetiche delle
particelle che escono dalla singolarita'. ma (u,r) (v,r) sono mappe
dello stesso universo o di universi separati? wheeler mi fa capire che
(v,r) e' la descrizione di un altro pezzo dello spazio-tempo, che
completa il primo. per come la vedo io, non stiamo completando un bel
niente, la geometria e' tutta bella li', e' solo che una carta descrive
bene il collasso e l'altra l'espansione e che se ti metti in un sistema
di riferimento che attraversa l'orizzonte in un senso non puoi
descrivere bene l'altro pezzo della geometria, che corrisponde a chi va
in senso opposto al tuo. in sostanza la singolarita' o la vedi nel
futuro o nel passato.
alla luce del ragionamento fatto mi sembrerebbe che rimanendo nel campo
della relativita' generale classica niente impedirebbe ad un particella
di uscire da un buco nero.

adesso un po' di parole in liberta', le sparo lo stesso perche' dopo
avere studiato tanto e' giusto poterlo fare, o no? supponiamo che in
qualche modo il collasso sia congelato in uno stato stazionario oltre
l'orizzonte degli eventi, li' dove gli effetti quantistici non siano
piu' trascurabili, allora niente potrebbe piu' uscire, perche' la
singolarita' dovrebbe rimanere all'infinito nel futuro. cosi' la
meccanica quantistica potrebbe salvare il giocattolino!
Received on Fri Sep 10 2004 - 05:11:50 CEST

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