ricky ebbe a scrivere:
> Sar�, ma scienza e fede continuano a sembrarmi due modi diversi e
> contrapposti di ragionare e di comportarsi.
Mi intrometto in questa discussione su i rapporti tra scienza e
religone, giusto per dare un ulteriore contributo, anche se il mio e'
piu' da it.scienza.
Secondo me sia la contrapposizione (come dice Ricky), sia la perfetta
immiscibilita' (come dice Bruno) sono solo un'aspetto secondario del
problema, e riguardano piu' il *metodo* che il *merito*.
Per come la vedo io, sia la scienza che la religione hanno un grosso
lato in comune: sono entrambi risposte (una ingenua, primitiva;
l'altra fondata, rigorosa) al problema di spiegare, unificare,
possibilmente controllare e prevedere i fenomeni naturali.
Sto pensando al mito, alla stregoneria, al vaticinio, alle danze
della pioggia, etc e mi vengono in mente tantissimi situazioni in cui
i due tipi di spiegazione si sono contese (e si contendono) il campo,
addirittura nella stessa persona o individuo (sapete chi intendo ....
si Zichichi :-))
Romolo conto' gli uccelli prima di puntare l'aratro e Ulisse uccideva
un animale ogni volta che metteva piede fuori di casa. Ma anche noi
guardiamo le previsioni dell'Aeronautica Militare prima di partire
per un viaggio.
Al massimo, ci possiamo legittimamente chiedere: come mai, dopo tante
migliaia di anni, coronati da successi scientifici su cui nessuno
puo' dubitare, ci sono ancora due tipi di risposte in campo, la
religiosa e la scientifica?
Insomma: perche' la risposta non-scientifica non si e' *estinta* in
favore della risposta scientifica, cosi' come si e' estinto l'uomo
di Cro-Magnon o l'uomo di Neandertal, in favore dell'uomo moderno?
Potrebbero esserci dei motivi per questo (la risposta religiosa e'
piu' facile? piu' accessibile? piu' flessibile?) o anche nessun
motivo (in fondo, gli scimpanze' non si sono estinti e coesistono con
l'Uomo), chissa'.
Michele
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Received on Thu Sep 02 2004 - 23:26:31 CEST