Re: Q: Fusione nucleare controllata

From: Mario Leigheb <leigheb_at_frascati.enea.it>
Date: Tue, 31 Aug 2004 08:44:19 +0200

Roberto Rosoni wrote:
> Parliamo di fusione nucleare D-T a confinamento magnetico (JET, etc.).
> Che possibilit� ci sono, secondo voi, che si realizzi un reattore
> "commerciale" per la produzione di energia elettrica entro questo
> secolo?

E' difficile rispondere. Il costo per arrivare alla costruzione del
primo reattore commerciale e' di 20 miliardi di EURO, il tempo
necessario e' di 50 anni. Se verra' costruito o no dipende da tante
cose: andamento del clima, costo del petrolio, risultati del reattore
sperimentale ITER, ecc. ecc.

> Io, prendendo varie informazioni in rete e non (ok, ok, Elio, ho
> imparato la lezione ;-) ), ho visto che si parla di date intorno al
> 2050.
> E' credibile? Quali sono gli ostacoli che ad oggi appaiono pi� ardui?

La data e' credibile se convergono varie questioni, tra cui la fine
dell'impasse sulla scelta del luogo in cui costruire ITER (che a sua
volta potrebbe essere influenzata addirittura dalla vicenda degli
ostaggi francesi!) e la verifica che ITER avra' dato i risultati che ci
aspettiamo.

Approfitto anche per un commento al messaggio di Z0; mentre la stima
delle probabilita' che ci si riesca per il 2050 e' questione di punti di
vista, la frase che segue e' errata:

> Che anche se per ipotesi ci
> riuscissi hai tante di quelle radiazioni che al confronto tutte
> le scorie di una centrale a fissione sarebbero benvenute.

E' stato dimostrato che un reattore a fusione DT rilascia, a parita' di
energia prodotta, una quantita' di scorie tra un cinquecentesimo e un
millesimo delle scorie che produce un reattore a fissione. Il motivo
piu' evidente e' che i neutroni prodotti durante il funzionamento del
reattore a fusione DT sono di vari ordini di grandezza inferiori
rispetto a quelli nella reazione di fissione dell'uranio o del plutonio.
Mario Leigheb
Received on Tue Aug 31 2004 - 08:44:19 CEST