Re: Per Nessuno.

From: nessuno <depositofiles_at_katamail.com>
Date: Mon, 30 Aug 2004 21:32:32 GMT

Giovanni Bramanti wrote:

> Permettimi di obiettare che questa tua � una forma di presunzione (non
> nel senzo di puzza sotto il naso) nel senso che presumi di sapere
> qualcosa su un fenomeno complesso nel momento stesso in cui poni la
Io non presumo un bel niente. Io sto cercando di capire, grazie al tuo
preziosissimo aiuto, delle cose per me molto difficli. Ora, quando uno cerca
di capire una cosa, va per radi. Cerca di mettere tutte le cose che sa in un
tutto coerente. Poi aspetta che una nuova nozione giunga a mostrargli tutta
la fragilit� del suo schema. Ma una qualche parvenza di certezza bisogna
pure averla nella vita. Se io non credessi di aver capito almeno
provvisoriamente delle cose, non saprei neppure che domande porre.


> 1) cos'� un generico fotone?
Per me un fotone � un fotone e basta. E' quello che abbiamo descritto come
quanto di campo elettromagnetico, pacchetto d'onde ecc. Abbiamo detto: una
regione di spazio, che nel tempo si muove alla velocit� della luce, con
percorso rettilineo, di forma e dimensione variabile, e rappresenta iuna
regione di spazio in cui non � nulla la probabilit� di rivelarlo. Di pi� non
so...



> 2) come fai a prenderlo e ad inviarlo su un prisma?
Accendo una lampadina! Ma scusa, come mai tutti i fisici del mondo possono
parlare di esperimento delle due fenditure e dire "ora riduciamo l'intensit�
del fascio di fotoni che inviamo sul pannello, fino a che un solo fotone per
volta venga emesso" oppure "il nostro fucile elttronico...bla bla bla" Credo
che laddove fossero coase irrealizzabili, almeno hanno un qualche valore "in
linea di principio". Senn� non si pu� parlare di nulla.
>
> 3) come fai a prenderlo di nuovo e ad inviarlo ancora su un prisma?
Come ho fatto la prima volta


Elio Fabri, mi spiego' una cosa del genere. Magari non l'ho capita, ma ti
riporto le sue parole:

****
Analizzato (il fotone) con un spettrosopio di sufficiente potere risolutivo,
esso
si "separera'" nelle diverse comnponenti monocromatiche.
Il che e' un pessimo modo di esprimersi, perche' il fotone non si
"divide in frammenti"; ma se lo spettroscopio possiede una batteria di
rivelatori in corrispondenza delle diverse l. d'onda, esiste una prob.
finita che il fotone venga visto da uno o da un altro rivelatore.

Questo e' un comportamento del singolo fotone: se ripeto
l'eseprimento piu' volte, con un fotone per volta, essi andranno uno
qua e uno la'.
Ma non potete sostenere che atomi identici, trattati allo stesso modo,
emettano fotoni di diversa energia...
*****

Per me, che capsico poco, significa: se tratti lo stesso atomo alla stessa
maniera, non pensare che se riveli fotoni a diversa lunghezza d'onda
trattasi di fotoni diversi. Ma � lo stesso fotone che ora ha quetsa energia
ed ora quest'altre, ognuna con un probabilit�.

Io e te abbiamo parlato dell'incertezza della quantit� di moto e quindi
del'energia del fotone e di come ci sia uno spettro della densit�
dell'energia. Con Elio Fabri, ancora, si � detto che il fotone monocromatico
non esiste in realt� � che in genere i foptoni reali hanno uno spettro di
energia continuo. Ogni valore di energia ha una sua probabilit�.


Dal discorso che fa lui sopra, sembra che quei rivelatori disegneranno il
benedetto spettro di ogni siongolo tipo di fotone. Se stimolo allo stesso
modo lo stesso atomo, mi apsetto che spunti fuori lo stesso fotone. E se
questo viene rivelato dallo stesso rivelatore, ed ha una energia diversa,
ecco che tutto � normale: il fotone non � monoicromatico. Ma ha una
distribuzione continua di energia, che sarebbe il suo spettro.




> No, non ho capito che significa che lo spettro � la somma degli
> spettri di ogni singolo (tipo di) fotoni.

Che se il fotone di tipo 1 va da 30 nm a 50 nm ed il fotone di tipo due va
da 35 nm a 68 nm, ecc ec, ecco che se invio prima solo fotoni di tipo uno
ottengo lo spettro del tipo uno. Se invio solo fotoni di tipo due, ottengo
lo spettro del fotone di tipo due, e se invio tutti e due i tipi assieme,
otterr� la somma dei sue spettri: da 30 a 68!

> l'ampiezza � somma delle ampiezze di singolo fotone, perch� non �
> significativa l'ampiezza degli stati che fattorizzano la radiazione,
> ha significato solo l'ampiezza degli stati che formano la miscela
> oggetto di misura.
Non capisco, perdonami. Io pensavo che se invio il fotone di spettro da 10 a
20 nm, con picco a 15 nm, ottengop dopo che ne ho mandati mille di questo
tipo, un diagramma (numero di fotoni in funzione della lunghezza d'onda) che
avr� la fortma di una specie di campana, con un massimo a 15 nm ed
estrensione da 10 a 20. Diciamo che i rivelatori abbiano una banda di
sensibilit� di 5 nm. Il primo rivelatore risponde da 0 a 5; il secondo da 5
a 10, il terzo da 10 a 15, ecc.
Cos� nel mio caso il prtimo rivelatore non si sar� mai acceso, il secondo
si, ecc
Se ora sparo fotoni con banda da 50 a 60 nm, ecco che i rievelatori che
risponderanno saranno altri. Se invio i due tipi di fotoni inieme, avr� uno
spettro totrale fatto da due bande separarte.
Bene! In questo caso non c'� sovrapposizione di banda.
Ma se il secondo tipo di fotone fosse stato a banda da 15 a 35, il
rivelatore con sensibilt� da 15 a 20, inviando i due tipi di fotoni insieme,
si sarebbe acceso non solo le volte che riceveva il fotone di tipo 1, ma
anche le olte che rticeveva il fotone di tipo 2. Ecco che c'�
sovrapposizione e la colonnina dell'istogramma che corrisponde al rivelatore
da 15 a 20 nm � la somma della colonnina che avevamo col tipi di fotoni 1 e
quella con il tipo di fotone 2.

> E poi: che tipo di fotoni ti aspetti che ci siano
> nella radiazione solare? Io non lo so e non sono affatto sicuro che
> siano a banda stretta.
Io non lo so, non mi apsetto nulla. Perci� lo chiedevo a te.

> Quello che puoi dire �: in questa finestra di
> frequenze misuro 100 fotoni pi� o meno dieci per secondo. Nessona
> garanzia che i fotoni in una finestra, per quanto stretta, siano
> tutti dello stesso genere.
Appunto quello che cerco di dire con il concetto di sovrapposizione delle
bande dei fotoni di diverso genere.

Grazie ancora
Received on Mon Aug 30 2004 - 23:32:32 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Thu Nov 21 2024 - 05:10:25 CET