Re: Ho visto in tele ... Macchina del Tempo

From: Hypermars <hypermars_at_despammed.com>
Date: Fri, 27 Aug 2004 08:55:39 -0400

"Giacomo Ciani" <giacomo.ciani_at_LEVAQUESTO.tiscalinet.it> wrote in message
news:2p88k1FhvkmmU2_at_uni-berlin.de...

> Mi spiace, non sono assolutametne d'accordo:

Non c'e' problema! perche' ti spiace?

> le due situazioni sono non poco diverse.

Qui non sono d'accordo io, e non mi spiace affatto non esserlo :-)

> La sfera religiosa e, o pu� essere a seconda dei punti di
> vista, fortemente disgiunta da quella scientifica, e ci� impedisce che
> le due vadano in conflitto.

Questo in effetti e' l'unico modo per poter rimanere scienziati e credenti:
disgiungere totalmente le due sfere. Chi riesce a farlo, non mi crea nessun
problema. Chi non ci riesce, diventa un danno per la scienza. Sono parecchio
sensibile su questo punto, avendo un collega (credente non cristiano) che
non riesce a disgiungere, e applica metodologie fideistiche alla ricerca.
Tipo: so che e' cosi'! non puo' essere che cosi'! senza sentire il bisogno
di applicare la metodologia scientifica. Ti assicuro che e' molto difficile
lavorare con questo tizio. Il dialogo scientifico e' impossibile, cosi' come
il progresso nella ricerca.

> Puoi certo opinare sul fatto che le persone
> da te citate siano disposte a credere in qualcosa senza uno straccio di
> prova (e anche su questo ci sarebbe da discutere),

Non vedo molto su cui discutere. Il "senza uno straccio di prova" e' una
conseguenza della definizione di fede. Ma non andiamo OT.

> ma non puoi
> paragonarle a chi, invece, pretende di rimanere nell'ambito della
> scienza e usarne gli strumenti per sostenere tesi incongruenti.

Non lo faccio. Quello che mi ha fatto scattare del post di Corrado, non e'
tanto che lui sia scienziato credente, cosa su cui ovviamente non ho alcun
diritto di metter bocca. E' che si permette 1) di dichiarare qualcosa
"fisicamente impossibile", quando si dovrebbe ormai aver assimilato, da
Popper in poi, che questa etichetta non ha senso, a meno di non fare sforzi
immensi per dargliene 2) di fare quella dichiarazione quando allo stesso
tempo non si pone nessun problema a credere ad altri fenomeni *fisici* (che
i fantomatici risultati dei vari miracoli sarebbero fisici) che sono
altrettanto, se non piu', "impossibili".

> Se io
> affermo (dico una boscherata a caso) che all'estremo dell'universo
> esista un sassolino "perfettametne" sferico di diametro esattamente 2,5
> cm, puoi obiettare che non ho prove a sostegno della mia tesi, ma non
> puoi scandalizzarti pi� di tanto, non avendo neanche prove a
> confutazione.

Certo. Mi scandalizzo se, dopo aver sostenuto questo, tu ridicolizzi
un'altra persona che sostiene che invece il sasso e' di 3,5 cm, dicendo che
"ma no! 3,5 e' fisicamente impossibile!". Mi spiego?

> Se per� affermo che l'atomo � del tutto simile ad una
> biglia rigida, puoi ben protestare dato che evidenze sperimentali
> mostrano chiaramente che la mia descrizione non � adeguata (funziona
> peggio di quella oggi accettata).

D'accordo. Quindi quando uno afferma che andando a Lourdes e pregando 50 ave
marie al giorno Dio lo guarisce, e poi (come succede rigorosamente *sempre*,
in termini statistici) non guarisce, posso ben protestare dato che evidenze
sperimentali mostrano chiaramente che la sua descrizione non e' adeguata?
(funziona peggio di quella oggi comunemente accettata e infinitamente piu'
semplice da un punto di vista Occamiano, ovvero che non c'e' nessun Dio o
Padre Pio che cura i malati)

> IMHO la differenza tra queste due situazioni � abissale...

Non mi pare proprio.

Bye
Hyper
Received on Fri Aug 27 2004 - 14:55:39 CEST

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