Re: Un dubbio sulla granularità della materia

From: Giorgio Bibbiani <giorgio_bibbianiTOGLI_at_virgilio.it>
Date: Fri, 20 Aug 2004 18:19:35 GMT

Buongiorno,"Giulio Severini" ha scritto:
> Grazie per il link ma 'un ci ho capito nulla! :D
> Non � che potresti spiegarmi, per favore?

Volentieri, pero' considera che le mie conoscenze su questo
argomento sono principalmente a livello divulgativo, e cio' che
segue non si puo' considerare in alcun modo una "spiegazione"
o una rassegna della teoria quantistica della gravita' nella formulazione
a loop, ma solo una dimostrazione di buona volonta' (metto le mani
avanti come quel personaggio pirandelliano :-)
E' noto che in base alla teoria della meccanica quantistica
esistono grandezze fisiche osservabili che, contrariamente al caso
della meccanica classica, possono assumere soltanto o in parte
valori discreti e non continui, un esempio tipico e' quello degli stati
energetici legati dell'atomo di idrogeno che per l'appunto sono
"quantizzati", e una delle prime verifiche della meccanica quantistica
e' stata proprio quella derivante dal confronto tra i valori
energetici dell'atomo di idrogeno calcolati teoricamente e quelli
ricavati sperimentalmente dalle misure spettroscopiche.
La domanda che facevi inizialmente era se lo spazio e il tempo
potessero essere discontinui, in effetti attualmente nel campo
della fisica teorica e' molto attiva la ricerca di una teoria che
permetta di unificare la relativita' generale, che e' una teoria classica
della gravitazione e della dinamica dello spazio-tempo, con la
meccanica quantistica, e ci si potrebbe aspettare che in una
ipotetica futura teoria unificante anche lo spazio-tempo venga
ad assumere una struttura quantizzata.
In base alla loop quantum gravity, che e' una delle teorie
che attualmente competono nella ricerca di questa
unificazione (ma non e' la piu' gettonata :-), lo spaziotempo
deve avere una struttura granulare, in particolare le
dimensioni dello spazio-tempo devono essere quantizzate in
termini di un'unita' minima di lunghezza pari alla lunghezza di Planck
L_p = SQRT(hbar * G / c^3) = 1.6 * 10^-35 m, in cui hbar e' la
costante di Planck/(2 Pi), G e' la costante di gravitazione universale
e c la velocita' della luce nel vuoto.
Quindi esistera' un volume minimo di valore pari a L_p^3
pari a circa 10^-105 m^3, e gli altri valori osservabili del volume
presenteranno uno spettro discreto, cosi come avviene per
i valori energetici dell'atomo di idrogeno, e analogamente per le
aree e i tempi.
Una domanda che sorge spontaneamente e' se questa teoria
consenta di fare delle previsioni verificabili sperimentalmente
che permettano di validarla o in alternativa di falsificarla, di fatto
una conseguenza della loop quantum gravity e' che lo spazio
granulare previsto dalla teoria si comporta come un mezzo dispersivo
relativamente alla propagazione dei fotoni, che viaggiano con
velocita' diversa a seconda della loro energia, un esperimento
a bordo del satellite GLAST, il cui lancio e' previsto nel 2006,
che comporta la misura dei tempi di arrivo di fotoni di differente
energia emessi nei gamma ray burst, dovrebbe avere sensibilita'
sufficiente per verificare la validita' di questa teoria.

Un articolo divulgativo su Scientific American (a pagamento, tutto su una riga):
02/01/2004 Atoms of Space and Time

http://www.sciamdigital.com/browse.cfm?sequencenameCHAR=item2&methodnameCHAR=res
ource_getitembrowse&interfacenameCHAR=browse.cfm&ISSUEID_CHAR=CA29952C-2B35-221B
-6C8F91F472F302EA&ARTICLEID_CHAR=CA360DDD-2B35-221B-626B8C48CA88F38B&sc=I100322

Due link divulgativi:
http://www.sciam.com/article.cfm?articleID=0007E95C-9597-1DC9-AF71809EC588EEDF

http://www.edge.org/3rd_culture/smolin03/smolin03_index.html

Ciao
--
Giorgio Bibbiani
Received on Fri Aug 20 2004 - 20:19:35 CEST

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