Re: Fotone

From: luciano buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Mon, 23 Aug 2004 10:14:47 +0200

Paolo Russo ha scritto:

(cut)

> Mi par di capire che per te l'emissione di un fotone
> sarebbe in effetti un'emissione di un numero enorme di
> corpuscoli, di cui mediamente il rivelatore riesce a
> intercettare uno. E gli altri? Posso pensare a un paio di
> possibilita`:

> 1) Attraversano il rivelatore indisturbati.(cut)
No.
> 2) Vengono assorbiti da altre parti,(cut)
Si.
inerti (qualunque sia
> la struttura del sensore? Strana coincidenza), del
> rivelatore, che pero` dovrebbero comunque scaldarsi. Proprio
> non mi risulta che un raggio di luce scaldi enormemente di
> piu' di quanto dovrebbe.
Secondo la mia teoria assorbimento dei fotoni non implica riscaldamento.
Ma il discorso ci porterebbe lontano, alla considerazione della stabilit�
e dell'esistenza stessa della "materia". Ti sei chiesto per esempio, come
fa la mia sorgente di fotoni (l'atomo) a emettere quelle miliardate di
fotoni, che sono corpuscoli dotati di "massa" senza dimagrire e infine
dissolversi (visto che io sostengo che tutto � fatto di fotoni?)
Evidentemente quelli che se ne vanno devono essere rimpiazzati. Il
rimpiazzo aviene tranquillamente, senza emissione di calore (altrimenti
che rimpiazzo sarebbe, essendo la stessa emissione di calore un fenomeno
radiativo, quindi di emissione).
Inoltre mi pare che il problema che tu sollevi non sia solo mio.
Che fine fanno, secondo la teoria vigente, i quattro fotoni su cinque che
un rivelatore fotoelettrico con rendimento del 20% non segnala?
Vengono assorbiti da altre parti con produzione di calore?
Questo riscaldamento � stato misurato?
Mi pare che non sia possibile - con un termometro - con l'emissione
monoatomica, visti i risibili valori in campi (ma fotoni di radiazione di
calore dovrebbero essere emessi in concomitanza del riscldamento per
assorbimento, ed allora non vedo perch� non sia apossibile rilevarli con
un opportuno rilevatore di fotoni calibraro per quella bassa frequenza).
Allora andiamo al macroscopico, mandando un fascio di luce intensa su una
cella fotoelettrica con rendimento 0.2.
Si misura lenergia prodotta dal fascio incidente in termini di
mobilitazione corrente.
I conti tornano?
Si tiene conto del fatto che mancano i quattro quinti? Secondo quanto tu
dici dovrfebbero misurarsi tutti in calore per assorbimento.
Se ne deduce che aumentando il rendimento il riscaldamento diminuisce,
diventando nullo con efficienza 1.
Ti risulta che sia cos�?
Ciao.
Luciano Buggio
http://www.scuoladifisica.it

> >Intendevo per logica la logica classica, che � violata dalla MQ.

> Allora semplicemente non credo che intendiamo la stessa cosa
> con la parola "logica". A meno che tu non ti riferisca, piu'
> che alla MQ, a certe sue interpretazioni incentrate sulla
> coscienza dell'osservatore, che anch'io troverei criticabili.

> Ciao
> Paolo Russo


-- 
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Received on Mon Aug 23 2004 - 10:14:47 CEST

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