Gianmarco Bramanti wrote:
> Non sono certo di cogliere il significato delle
> locuzioni:
>
> 1) la risposta di un cono in funzione della frequenza
>
> 2) la probabilita' di rivelazione
Quello che ho trovato io � che i coni hanno una sensibilit� variabile alle
diverse lunghezze d'onda. Lo psettro di sensibilit� � ampio. Se un fotone
quasi-monocromatico colpisce un cono si avr� una risposta proporzionale alla
sensibilit� del cono per quella lunghezza d'onda. Cio�: se la massima
sensibilit� del cono � a 380 nm e quelle minime a 320 e 410 (quindi 380 � un
picco di uno spettro continuo), ecco che se il mio fotone ha una lunghezza
d'onda di ca. 385 nm, la sua probabilit� di interagire con il cono sar�
maggiore che se avesse una lambda di 325 o 407. Quindi in realt� la diversa
risposta dei coni va posta nei termini di una diversa probabilit� di
rivelazione dei fotoni. Se il fotone avesse una banda ampia di energie
(rispetto allo spettro di sensibilita del rivelatore retinico), ecco che si
avrebbe una sovrapposizione delle due curve (quella di sensibilit� spettrale
del cono e quella di spettrale del fotone): a seconda dell'entit� della
sovrapposizione e della regione di sovrapposizione (se cio� il fotone (il
suo spettro!) si sovrappone alle regioni della curva di sensibilit� che
hanno basse sensibilit� o a quelle ad alte sensibilit�), avremo una risposta
maggiore o minore (semprte in termini probabilistici. Quindi � importante in
un certo senso l'area di sovrapposizione.
Grazie
Received on Mon Aug 23 2004 - 12:34:11 CEST
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