Re: Trasporto energia elettrica

From: Angelo Rossi <angelo__rossi_at_tin.it>
Date: Mon, 23 Aug 2004 19:18:10 GMT

On Mon, 09 Aug 2004 21:15:17 +0000, De Simone Romano wrote:

> ...
> Anzitutto mi sembra che in tutta Europa funzionino gli stessi sistemi.
>
> Trasporto a 380 Kvolt è normale per lunghe distanze ed alte potenze, a 50
> Hz.
>
> Di trasporto in continua non se ne parla, per i costi proibitivi, che io
> sappia.
>
> I quattro conduttori consentono di evitare le correnti vaganti nel terreno,
> con la miriade di problemi connessi.
>
> Non mi sembra ci sia nulla da aggiungere, per quanto riguarda il trasporto
> di energia elettrica.
>
> RDS

In realtà anche se il collegamento a terra non viene realizzato
fisicamente, esiste un accoppiamento capacitivo tra le fasi della linea e
la terra: le correnti nel terreno ci sono eccome e la loro distribuzione
va secondo la teoria di J.R. Carson e F. Pollaczek.
Per le reti esercite in AT (110-300kV) e AAT (>= 300kV) il neutro viene
posto direttamente a terra: ne consegue che in caso di guasto, il terreno
costituisce il conduttore di ritorno. Solo per le linee a MT si utilizzano
reti con neutro isolato.
Per quanto riguarda il quarto conduttore della linea elettrica AT, questo
è detto fune di guardia e serve sostanzialmente a proteggere la linea dai
fulmini. La posizione di questo conduttore, collegato a terra, è spostata
in alto rispetto agli altri tre conduttori che in genere si trovano ai
vertici di triangoli equilateri o in piano.

Angelo Rossi
Received on Mon Aug 23 2004 - 21:18:10 CEST

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