On Thu, 12 Aug 2004 17:36:55 GMT, Angela wrote:
>Abbiamo il filo percorso da corrente con intensita I e velocit� delle
>cariche v.
>Supponiamo di avere una carica che si muova parallela al filo, per
>semplicit� supponiamo
>che si muova alla stessa velocit� delle cariche del filo.
>Dalla formula di Lorentz so che F=q(v x B), dove F � la derivata rispetto al
>tempo della quantit� di moto misurata nel riferimento del laboratorio.
Questa espressione della formola di Lorentz non va, manca
del contributo elettrostatico: F=q(E + v x B).
>Se mi metto nel riferimento della carica in moto, vedo il filo
>elettricamente carico per effetto
>della contrazione delle lunghezze, e se faccio i conti misuro una forza pi�
>alta di prima,
>cio� F*gamma, e considerando la dilatazione dei tempi avr� che la quantit�
>di moto �
>la stessa in entrambi i sistemi di riferimento.
Nel Riferimento della carica le cariche del filo sono
ferme, dunque B e` assente del tutto.
>Quindi perch� la legge di Ampere non deve valere per alte velocit�?
>Forse ho sbagliato qualcosa e gradirei che mi diceste dove.
Ci sono due strade: la prima e` quella classica che ti
obbliga pero` a riferirti allo spazio assoluto delle
stelle fisse; la seconda e` quella appunto relativistica,
ma allora devi far intervenire il tensore campo
elettromagnetico F_ab (a,b valgono 0,1,2,3) e il vettore
4-densita` di corrente S.
Cosi` come l'hai sistemato tu invece mi sa che proprio
non puo` andare sai.. non e`, ne' carne, ne' pesce:-((
Mi dirai che ti ho solo criticato.. be' forse in un
altro momento ti posto la "legge di Ampe`re per le alte
velocita`", ma in questi giorni mi spiace che mi viene
piuttosto male:-(
--
Ciao, | Attenzione! campo "Reply-To:" alterato |
Remigio Zedda | posta: ti.ilacsit_at_zoigimer <-- dx/sn ;^) |
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Received on Wed Aug 18 2004 - 16:42:51 CEST