Re: Campo magnetico.

From: Hypermars <hypermars_at_despammed.com>
Date: Thu, 12 Aug 2004 13:37:12 -0400

"Gianmarco Bramanti" <gianmarco100_at_inwind.it> wrote in message
news:151Z37Z85Z168Y1092311128X6402_at_usenet.libero.it...

> In effetti non capivo perch� ti sembrasse un campo enorme,
> ad un 1 nm anche il campo elettrico � un'enormit� ed inoltre
> non ha limite superiore.

Eh, lo so. Ma mi continua a sembrare enorme. Probabilmente deriva dal fatto
che macroscopicamente non ho mai visto ne' sentito nessun riferimento a
campi magnetici piu' intensi di qualche decina di Tesla.

Riguardo al limite superiore, come funziona quando entrano in gioco le
funzioni d'onda e la delocalizzazione (elettrone descritto come pacchetto
d'onda)? Inoltre, rimango comunque scettico sul limite superiore del campo
elettrico. Finora, mi pare, quello che possiamo dire e' che l'elettrone non
ha struttura fino alle distanze attualmente sondate (femto?). Ma dichiarare
"il campo elettrico non ha limite superiore" mi sembra comunque azzardato,
no?

> Stai parlando di effetti dovuti alla moltiplicazione per gamma? Oppure
> parli di altri effetti non lineari?

Non so bene di preciso. Quello che avevo visto (poi ho lasciato li' che non
avevo tempo), e' che se applichi brutalmente BS a un filo per valori
arbitrariamente alti della corrente, puoi ottenere un campo arbitrariamente
alto (B e' lineare con I). Il risultato della media temporale su N elettroni
al secondo, e' lineare con N solo a basse energie (quando, diciamo, il campo
di ciascun elettrone non si sovrappone al successivo). Ad alte energie,
quando i campi iniziano a sovrapporsi, il campo "satura" a un certo valore.
Non e' quindi solo una questione di gamma.

> Perch� in quel caso comunque valgono
> le equazioni di Maxwell. Quel che non � corretto � solo il modo in cui
> calcoli la corrente. Devi considerare che nel riferimento di riposo la
> densit� vale rho e nel riferimento in movimento la densit� vale
> rho u0 mentre la corrente vale rho u. Dove u0 ed u sono le
> derivate rispetto al tempo proprio.

Okay, probabilmente e' la stessa cosa vista da un altro punto di vista.

> A proposito di campi intensi, che tu sappia esistono esperimenti nel
> vuoto su effetti di correlazione non lineare fra campi elettromagnetici?

Non che io sappia di preciso, ma esistono sicuramente. Ho proprio a qualche
edificio di distanza un esperimento dove producono i cosiddetti "electron
bunch(es)", e li sparano ad altissima energia su qualche materiale, ad
esempio per provare a trasferire "spin torque" (che detto in parole semplici
significa che usano il campo associato a sto bunch come campo applicato su
una struttura magnetica) e osservare con femto-lasers (credo) il
rilassamento degli spin. A dire il vero il mio interesse in questo thread
era per valutare quantitativamente che cannone elettronico ci vorrebbe per
poter fare la stessa cosa (usare il fascio come generatore di campo) nel
microscopio elettronico.

In ogni caso, ho citato questi bunch perche' secondo me potrebbero essere
utilizzati non tanto come tool, quanto come oggetto per studiare questi
effetti di correlazione non lineare che citi. Viceversa, al microscopio
elettronico non c'e' speranza secondo me (magari uno puo' pensare che si
possa misurare qualcosa con tecniche interferometriche). Anche i cannoni a
piu' alta brillanza lavorano in un regime sui tra i 10^12 e i 10^15
elettroni al secondo, e seppure a relativamente alte energie (300 keV ~
1MeV, che corrispondono a un gamma sui 0.9), non c'e' la benche' minima
sovrapposizione tra un elettrone e il successivo (infatti l'interazione
elettrone elettrone si trascura, in condizioni operative normali).

Per inciso, non ho mai capito l'effetto Boersh, forse sara' il caso che me
lo ristudi, in questa prospettiva.

> Dualmente hai mai provato a vedere che lenti occorrerebbe usare per
> avere una probabilit� non nulla di osservare generazione di coppie
> elettrone positrone?

No...

> L'esperimento � stato realizzato in California
> nel 1996 per� usarono l'acceletore di Slac. Quel che mi chiedevo �
> se esiste la possibilit� di realizzarlo da luce visibile, la risposta che
> fornisce la QED � che occorrebbe un diagramma che componga
> un centinaio di milione di fotoni, e questo porta ad una probabilit�
infima
> di verificarsi, per le correlazioni non lineari invece sono portato a
> pensare
> che le probabilit� di osservare correlazioni pure se bassa sia meno bassa,
> ma dovrei controllare rispetto alla probabilit� ad alta energia se
> l'attenuazione
> � davvero polinomiale come mi aspetto.

Fammi sapere...

> Quello che mi ha sempre fatto
> riflettere � che l'energia associata al campo di un elettrone � "solo"
> questione di riferimento.

E la conclusione delle riflessioni?

> Quello che mi chiedo
> � se per caso non esistono tentativi seri di interpretare gli elettroni
come
> campi elettromagnetici intensi e dualmente i fotoni come link di
> stati di spin che portino ad un quadro unitario dei fenomeni di
> condensazione anche nella materia. Se trovo qualcosa ti far�
> sapere. Pi� intuitivi dei difficilissimi lavori su U(n) come gruppo di
> simmetria universale che per� vanno in questa direzione, intendo.

Slurp :-p

Non ho mai capito molto di teoria dei gruppi, sono solo un microscopista
elettronico, ma perlomeno so rendermi conto che e' una ipotesi unificativa
molto affascinante.

Bye
Hyper
Received on Thu Aug 12 2004 - 19:37:12 CEST

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