Re: GasDinamica

From: Markov <nospam_at_nospam.it>
Date: Thu, 05 Aug 2004 09:41:58 GMT

"Call Me Ishmael" wrote:

> Sono ingegnere (beh, si era capito? :-) ) eppure non mi sognerei di dire
> che "tanto c'� il programma".
> Anzi, il fatto di usare quotidianamente degli strumenti di analisi
> numerica, nel mio caso modelli agli elementi finiti, mi dimostra ogni
> giorno come i modelli che usiamo siano, appunto, *solo dei modelli*, che
> *possono* essere *sufficientemente accurati* se rispettiamo le ipotesi di
> base per i quali sono stati sviluppati.

Credo che tu sappia benissimo che i modelli utilizzati nel campo
dell'ingegneria civile
hanno uno spettro di applicabilit� pressoch� totale. Chi lavora nel civile
sa benissimo di poter essere
parecchio grossolano in certi calcoli tanto i margini di sicurezza e di
applicabilit� dei modelli utilizzati
sono molto ma molto ampi.
Per dimostrare questo basta considerare che fino a qualche anno fa (forse
adesso � cambiato qualcosa)
un qualsiasi ingegnere poteva fare una qualsiasi casa!
Certamente mi confermerai che dove invece � richiesta un minimo di
versatilit� di progettazione
(per esempio dighe o meglio ancora gallerie e ponti) il numero dei tuoi
colleghi in grado di operare
si restringe parecchio proprio perch� viene meno il "programmino"
well-founded su cui gran parte degli ingegneri
lavora quotidianamente (e asetticamente).
Un ultimo commento:
tornando al discorso degli elementi finiti come credo tu sappia Galerkin era
si laureato in ingegneria e matematica
(stiamo parlando della fine dell'800, e la differenza tra ingegneria fisica
e matematica non era ancora ben definita, basti pensare ad Einstein),
lavor� si nel campo dell'ingegneria per tanti anni, ma fu sostanzialmente un
matematico. Stesso discorso nel caso della formulazione
variazionale...� sempre la matematica a dettare il passo. Non credo che un
ingegnere (alla data di oggi) possa in qualche maniera
contribuire (in maniera tanto rivoluzionaria quanto accade con il fem) a
migliorare gli strumenti di lavoro con cui opera. La differenza tra un buon
ingegnere e un cattivo ingegnere
sta nel fatto che il primo capisce quando e dove applicare quello che altri
(matematici e fisici) hanno fatto, mentre l'altro
non ha nemmeno questa capacit�...
E di esempi se ne potrebbero fare a migliaia (basta pensare ai computer...e
a Turing, Babbage, etc etc...)
Troppu duro? Forse....sar� che inizio anche io a lamentarmi del grosso
sforzo per una laurea difficile e dal dubbio peso
sul mercato del lavoro locale!
Saluti
Received on Thu Aug 05 2004 - 11:41:58 CEST

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