Re: GasDinamica

From: Markov <nospam_at_nospam.it>
Date: Thu, 05 Aug 2004 09:13:23 GMT

"Flavio" wrote:

> Non facciamo la solita diatriba. Esistono esempi di ingegneri che
> vanno avanti a tabelle e di fisici che non sanno quello di cui
> parlano.

Questo vale sempre nella vita, non trovi? Ma come � sbagliato generalizzare
di fronte al "singolo" ingegnere o al "singolo" fisico a mio modo di pensare

anche sbagliato credere di non poter dare un giudizio "generale"
sull'approccio
ai problemi di un fisico o di un ingegnere...non trovi?

>Nella mia esperienza (sono ingegnere nucleare)

Nucleare � una branca un p� a parte di ingegneria. Conosco personalmente
ing. nucleari che sono sostanzialmente fisici mancati e alcuni che hanno poi
scelto
la strada di fisica piuttosto che quella di ingegneria. Certi aspetti
vengono curati
un p� meglio a nucleare e si studiano ovviamente materie inerenti a buona
parte
della fisica moderna dotandosi dei mezzi matematici appropriati.
Ma a Civile o peggio Edile, � la stessa cosa?


> Se c'era qualcosa che non sapevo e i fisici s� potevo sempre
> studiarmela e cos� anche loro.

Questo � da vedere...se si tratta di circuiti o elettronica o fluidodinamica
o un sacco
di altre cose di utilizzo comune nell'industria (comune) siamo d'accordo.
Certo se lavorassi in una industria di microelettronica e il problema fosse
inerente
al trasporto di elettroni in metalli con impurit� (tanto per dirne una
ovviamente...)
beh, allora, non so per te, ma certamente per quasi tutti i tuoi colleghi
sarebbe pi� duretta da fare...


> Piuttosto il mondo del lavoro non aiuta. C'� una grande richiesta di
> ingegneri, ma in realt� la percentuale di persone che va a fare un
> lavoro per cui serva la preparazione di un ingegnere � molto bassa.
> Intendo attivit� in cui sia richiesta capacit� innovativa e
> progettuale.

Il problema � appunto questo: il mondo del lavoro (soprattutto in italia,
fatto di piccole e medie industrie)
ha bisogno di figure dedite al controllo della produzione, della qualit�,
all'ottimizzazione etc etc....quanti hanno bisogno di gente capace di
portare avanti progetti di ricerca e sviluppo? Pochi...molto pochi. Il
risultato � che il naturale candidato
per questi lavori � un ingegnere e non un fisico.
I fisici trovano meno lavoro degli ingegneri solo perch� gli ingegneri hanno
una certa "scalabilit�" verso altre mansioni (non proprio di sviluppo)
e verso mansioni dirigenziali/manageriali che i fisici non possono avere.
A questo aggiungo che in italia c'� una certa mitizzazione della figura
dell'ingegnere che in altri stati non esiste affatto.
Chi si occupa di scienze pure si vede sempre attribuiti poco spazio e pochi
meriti

> Per inventare e ottimizzare qualcosa di nuovo occorre un
> ingegnere (o un fisico se ti va): la stragrande maggioranza delle
> attivit� per cui viene poi assunto un ingegnere invece sarebbe meglio
> assolta da un buon tecnico con esperienza.

Appunto...cos� come dicevo io prima...


> -l'universit� si adatter� man mano al mondo del lavoro producendo
> persone con una preparazione mediocre.

Lo sta facendo...soprattutto coni nuovi corsi di ingegneria.


> Questi aspetti, pi� che una sterile diatriba tra fisici e ingegneri,
> mi sembrano meritevoli di essere approfonditi.

Concordo..
Saluti!
Received on Thu Aug 05 2004 - 11:13:23 CEST

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