Francesco Mitico wrote:
>
>
>>me lo potete confutare con parole semplici?
>>Paradosso del Treno:
>>immaginiamo di poter emettere un raggio di luce che parta
dallâinizio
> di
>>un treno lungo 300m che viaggia in direzione opposta a 100km/h.
>>Lungo tutto il treno sono posti degli osservatori che vedranno il
raggio
>>di luce passare a 300.000 km/sec ca poiché la velocità della luce
Ú
> una
>>costante qualsiasi sia il sistema di riferimento. Il raggio
impiegherÃ
>>per arrivare alla fine del treno un tempo t1=s/
>>v=300/300.000.000=1/1.000.000 di sec. Immaginiamo poi che il raggio
esca
>>dalla porta posteriore del treno per percorrere ancora un percorso
sulla
>>terra tale per cui per un osservatore a piedi percorra in totale,
parte
>>sul treno + parte sulla terra, 300m. anche tutto lungo questo
percorso
> ci
>>sono degli osservatori i primi dei quali vedranno il raggio
attraverso i
>>finestrini del treno. Anche le misure di questi ultimi osservatori
>>saranno sempre uguali a 300.000km/s sempre perché la velocità della
> luce
>>Ú una costante, quindi il tempo impiegato sarÃ
>>t2=300/300.000.000=1/1.000.000 sec. Il ché Ú impossibile perché
t1=t2
>>mentre la luce abbisogna di un certo tempo per viaggiare dalla fine
del
>>treno al punto 300m distante sulla terra e si dovrebbe avere t1<t2!
>
> Non capisco il problema.
> Se per quelli sul treno la luce percorre 300 m e per quelli a
> terra anche, ovvio che in entrambi i casi impieghi un
> microsecondo.
> Dov'è il problema?
>
> infatti si potrebbe anche usare un raggio solo ma l'osservatore
> sul treno vedrebbe il raggio di luce percorrere un tratto di
> strada più lungo del lungo perchè, sebbene di poco, il treno avrà un
po'
> percorso strada e per lui, sul treno, il raggio avrà quindi percorso
un
> po' più di strada...
> Spero di essermi fatto capire
>
>
>
>
>
oh, ditemi se non mi sono fatto capire! Ci tengo alle vostre risposte!
Grazie
--
Caminante no hay camino, se hace camino al andar. Juan (de Madrid)
Received on Thu Jul 14 2011 - 18:47:36 CEST