Re: Quesito

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Fri, 08 Jul 2011 21:46:19 +0200

Daniele Orlandi ha scritto:
> Prendiamo la nostra terra infinita, piatta con gravita' uniforme e
> aria incomprimibile e a tempo zero appare dal nulla un bell'Airbus 380
> a pieno carico a 10000 m in volo di crociera.
Da un assurdo si puo' dedurre qualsiasi cosa.
(C'e' anche una frase latina, ma non me la ricordo :) )
Non puoi far apparire una massa dal nulla e poi usare la meccanica
newtoniana.

> Ora, pero', il vortice prodotto dall'ala che e' intimamente legato
> alla produzione di portanza, *appare* un fenomeno localizzato.
A questo rispondo, perche' prescinde dalle ipotesi di cui sopra.
So pochissimo di aerodinamica, e mi pare di aver sentito questa storia
della portanza prodotta da un vortice, ma ritengo che sia una balla,
proprio per le ragioni generali che abbiamo detto.
Un vortice non sposta il centro di massa dell'aria, quindi non puo'
generare portanza.

In realta' un profilo alare *deflette* l'aria che incontra,
spingendola verso il basso. Quindi dell'aria che prima era ferma, dopo
possidede q. di moto verso il basso, e per la conservazione, si ha una
cessione di q. di moto all'ala verso l'alto, ossia una forza verso
l'alto (portanza).

> L'unica spiegazione e' che in realte' NON sia davvero localizzato ma
> interessi tutta l'atmosfera, perche' istantaneamente deve produrre una
> sovrapressione sul terreno. Deduco bene?
Non direi istantaneamente. La corrente discendente (se l'aereo e'
alto) verra' frenata dalla viscosita' dell'aria.
Certo prima o poi una forza applicata verso l'alto al sistema
aria+aereo, per mantenerne il cdm a quota costante, sara' necessaria,
e non potra' venire che dal terreno. .
      

-- 
Elio Fabri
La conoscenza viene da Papa Bondye', appartiene a tutti, e se non si
condivide si perde.
Received on Fri Jul 08 2011 - 21:46:19 CEST

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