Re: Permeabilità magnetica

From: Piercarlo <piercarloboletti_at_tiscalinet.it>
Date: Thu, 22 Jul 2004 13:41:42 +0200

Elio Fabri ha scritto:

> A me la frase "rendere l'idea" fa venire l'orticaria...

*mode polemico on*

A me no. Mi farebbe venire l'orticaria se riguardasse il mio lavoro e la
sentissi da un PROFESSIONISTA del mio STESSO CAMPO. In questo
caso avrebbe senso. Altrimenti ci� che conta � (sperare di) capirsi tra
persone di formazione differente.
Eppoi, alla fine dei conti, � a qualsiasi livello un "rendere l'idea"...

*mode polemico off*

> Comunque, il discorso delle armature intermedie serve ad
aumentare la
> capacita' solo se queste armature sono conduttori spessi; se invece
> sono infinitamente sottili la capacita' non cambia.
> Ma il difetto di un modello del genere e' che non fa vedere che cosa
> "realmente" succede...

In questo caso non ha importanza. L'ultima delle mie intenzioni era
proporre "spiegazioni". Mi serve, al momento pi� un pezzo di spago
per tenere insieme le idee (in formazione). E mi serviva a introdurre
un paragone per ci� che veniva dopo.

> > Mi � venuto in mente che l'aumento della permeabilit� magnetica
che
> > avviene nei materiali ferromagnetici segua pi� o meno una logica
> > simile ovvero, a partire dalla condizione che i loro dipoli magnetici
> > elementari abbiano la possibilit� di orientarsi concordemente alla
> > direzione del campo magnetico, essi non fanno altro che ridurre i
> > TRAFERRI esistenti tra loro. E' cos�?
> Beh, certo, puoi anche dirlo cosi', ma vale la solita obiezione: che
> cosa realmente spieghi in questo modo?

Al tuo livello nulla. Al mio molto. Siamo su due piani diversi, sia come
esigenze che come impostazione. Tu non puoi "rischiare" una
spiegazione approssimativa perch� ne va del tuo lavoro. Io s� perch�
� solo un passatempo.

> (A parte il fatto che il caso del ferromagnetismo e' del tutto diverso
> da quello elettrostatico. Il tuo modello potrebbe funzionare nel caso
> paramagnetico, ma la grande permeabilita' relativa dei ferromagneti
> non e' dovuta al fatto di avere dei "traferri piccoli piccoli", ma la
> comporamento colletivo degli spin degli elettroni.

Non era questo il punto che mi interessava (e in realt�, nel frattempo
mi � venuto in mente un paragone migliore basato sul mutuo
accoppiamento di avvolgimenti pi� o meno confinanti: se gli elettroni
si "concatenano" come tante spire adiacenti forse si pu� arrivare ad
una rappresentazione migliore delle cose - che prescinde peraltro
dalla descrizione di "traferri" difficilmente definibili a livello
microscopico).

> Non saprei proprio darne una spiegazione "divulgativa".)

Non la chiedo. Almeno non qui.

> > Altra cosa: l'energia di un campo magnetico viene descritta come
un
> > qualcosa collocato nello spazio intorno all'induttanza che lo
genera e
> > fisicamente lo racchiude (joule al metro cubo). Sotto questa forma,
> > quanta energia pu� essere confinata in un determinato volume di
> > spazio? Esiste un qualche limite intrinseco dello SPAZIO o i limiti
> > sono fissati unicamente dalla tenuta dei materiali con cui viene
> > costruito l'induttore?
> Nessun limite intrinseco, che io sappia.




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> Elio Fabri
> Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Thu Jul 22 2004 - 13:41:42 CEST

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