Re: Deep burn transmutation of nuclear waste

From: Flavio <flaviozanovello_at_hotmail.com>
Date: 19 Jul 2004 02:27:36 -0700

"Baby Elian" <sandrino77_at_virgilio.it (NO SPAM)> wrote in message news:<jMBKc.17545$OR2.908174_at_news3.tin.it>...
> Credete che sia realizzabile e fattibile la distruzione di tutti isotopi di
> qualit� militare e il 95% dei transuranici cos� come descritto in questo
> lavoro?Grazie in anticipo per tutte le vostre risposte
> http://www.iaea.org/inis/aws/htgr/fulltext/htr2002_207.pdf

Questa fonte ha sicuramente un certo grado di autorevolezza.
Sicuramente sulla carta � fattible. Hanno fatto le simulazioni
Montecarlo e si pu� fare. E'chiaro che per� che come tutto ci� che
deve essere provato prima di dire questa � la strada del futuro ne
passa. Le incognite principali sono essenzialmente due: assicurare che
il combustibile resista dal punto di vista meccanico per i burnup che
sono richiesti per fare questa cosa (tra l'altro non li ho visti
nominati) e effettuare tutte le operazioni chimiche necessarie.
I combustibili ceramici, in accoppiata con l'opzione gas-grafite, sono
stati studiati per molto tempo e da questo punto di vista si sono
dimostrati promettenti. in generale tutti i materiali, sottoposti a
irraggiamento, in particolare neutronico, ad alte temperature ecc.
vanno incontro a deformazioni, fessurazioni e infragilimento. nei
primi reattori inglesi si raggungevano bassi burnup perch� gli
elementi si fessuravano e lasciavano andare in giro le porcherie.
Inoltre questo tipo di soluzioni � in pratica possibile solo in un
paese con forte vocazione nucleare, come la Francia.
Dovresti avere un grande numero di reattori tradizionali, un certo
numero di questi reattori spazzini, le necesarie infrastrutture per il
ritrattamento. Insomma, l'opzione nucleare in generale e a questo
livello di sofisticazione in particolare, necessita che uno ci si
butti a capofitto, perch� gli impianti sono enormi e gli investimenti
anche. Questo � sicuramente un freno quando unate cnologia non sia pi�
che provata, sopratutto per paesi con una industria nucleare rifotta.
Received on Mon Jul 19 2004 - 11:27:36 CEST

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