Re: relatività galileiana

From: dumbo <_cmass_at_tin.it>
Date: Mon, 19 Jul 2004 17:12:37 +0200

Andrea ha scritto:

> "dumbo" <_cmass_at_tin.it> ha scritto nel messaggio
> news:cdcbm9$rlq$1_at_news.newsland.it...

> > Principio di relativit� ristretta:
> > " non puoi sapere se sei fermo o in
> > moto uniforme ";
> >
> > Principio di relativit� generale:
> > non puoi sapere se sei fermo
> > o in moto generale (uniforme o no).
> >
> > La generalizzazione se no in cosa consiste?

> In un'altra cosa! :p
> Il principio di relativit� � stato generalizzato
> quando Einstein l'ha esteso a tutta la fisica,
> invece che alla sola meccanica (ai tempi di Galileo
> c'era solo quella).


Non sono d'accordo; perch� allora la relativit�
ristretta si chiama ristretta?
Storicamente, l'aggettivo "generale" � nato per
sottolineare l' estensione (=generalizzazione)
del principio ristretto di relativit� (PRR) a
tutti i generi di moti.

Riguardo a Galileo (e aggiungerei Newton, se
lo merita :-) certamente loro applicavano il
PRR a tutta la fisica conosciuta nel loro tempo.
Domanda: sarebbero stati disposti a estenderlo
all'elettromagnetismo, se l'avessero conosciuto?
Penso che la risposta sia: dipende;
se avessero avuto il coraggio di rinunciare
al tempo assoluto, la risposta � s�; altrimenti no,
e in questo caso avrebbero introdotto l'etere
(come fece Maxwell).

> Quando passi ai riferimenti accelerati non basta dire:
> "non puoi sapere se sei fermo o in moto generale"
(...)> Devi introdurre il principio di equivalenza,

ma certo, nessuno pretende di avere il
principio di relativit� generale senza
principio di equivalenza.

La gravit� � un bell'esempio di campo
generato (o meglio, richiesto) da un principio
di simmetria: in questo caso la simmetria �
l'invarianza delle leggi fisiche al cambiare
del riferimento (hai una simmetria quando
qualcosa resta immutato cambiando il resto).

Questa simmetria (che puoi postulare per ragioni
estetiche e / o filosofiche, come fece Einstein)
pu� esistere solo se esiste un campo di forze
che ha gli stessi effetti dell'accelerazione,
in altre parole solo se vale il principio di
equivalenza. Viceversa, se postuli il principio
di equivalenza deduci la simmetria.
Come vedi principio di relativit� generale
e principio di equivalenza sono legati a filo
doppio, e uno non pu� esistere senza l'altro.


> che dice che un sistema accelerato � (localmente)
> indistinguibile da un sistema fermo in cui sia
> presente un campo gravitazionale.
> Invece nel moto rettilineo uniforme non c'� bisogno di dire altro: non si
> distinguono, a meno di non guardare fuori.

OK, mai negato questo. Mi sembra che sul
principio di equivalenza dicevamo la stessa cosa,
ma non ci eravamo capiti; ora spero di essermi
spiegato meglio.

Ciao
Corrado

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Received on Mon Jul 19 2004 - 17:12:37 CEST

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