Re: Interferenza EM

From: Franco <inewd_at_hotmail.com>
Date: Fri, 16 Jul 2004 10:42:02 -0700

luciano buggio wrote:

>
> Ti ringrazio per aver accettato il confronto sul terreno dei concetti,
> sorvolando per ora sui calcoli.

Non e` mica vero. I calcoli ci sono, fatti da qualcuno o da me. Anche
per fare solo due chiacchere qualitative sensate, bisogna sapere "i
numeri" che ci sono dietro.

>>Perche' dovrebbe procedere a scatti (=partire fermarsi, ripartire..)? A
>>meno che a scatti voglia dire con velocita` non uniforme.
>
> Non � necessario, credo, ipotizzare che la carica parta da ferma e che
> torni a fermarsi dopo aver accelerato e poi decelerato. E' importante al
> variazione della velocit� che configuri comunque l'accelerazione.

Ok, non avevo capito bene.

> Tu mi chiedi "perch� a scatti?", e io ti giro la domanda:"Perch� no?"

Perche' dovresti avere delle forze energie molto ben definite.

> O ritieni che non abbia importanza stabilirlo (visti i tempi che corrono e
> la rinuncia a parlare di traiettorie delle piccole aprticelle?)

Basta sapere che si parla di velocita` media.

> Esatto, fuori del contuttore non c'� onda elettromagnetica, ma campo
> statico: ma chi ti dice che questo campo statico non sia il rusultato
> complessivo di "mezze" onde che partono da ogni singolo elettrone e che
> *non si alternano*, per il fatto che, appunto, gli elettorni viaggiano,
> scattando in avaenti ad intervalli, sempre nella stessa direzione?

Me lo dicono le equazioni di maxwell. Gli elettroni (considerati come
palline) si muovono con velocita` termiche elevate e mediamente con una
componente di drift in una direzione. Se la velocita` media e` di
qualche mm/s e le velocita` termiche di centinaia di km/s, quasi
esattamente meta` degli elettroni e` retrogrado.

> Mi sembrava fosse inteso che l'emissione della radiazione avvenisse "per
> moduli" contenuti ciascuno nell'intervallo tra due minimi di velocit�
> successivi (all'interno del quale avviene un'accelerazione e poi una
> decelerazione), siano o non siano questi due minimi nulli.

Non mi pare. Quando la particella e` al minimo (o al massimo) della
velocita`, la sua accelerazione non e` nulla, anzi, nel caso di modo
sinusoidale (e tutti i moti periodici possono essere scomposti in modi
sinusoidali) l'accelerazione e` massima quando la particella e` al
minimo o al massimo della velocita`. E poi, quando si parla di
radiazione, devi considerare sia E che H, e la cosa non e` cosi` semplice.

> Rispondi qui praticametne alla domanda che ti ho fatto sopra.
> Ammettiamo moti accelerati (e decelerati)

In fisica "andare piu` adagio" e "percorrere una circonferenza a
velocita` costante" sono sempre accelearazioni.

> disordianti, che avrebbero
> quindi risultante nulla: ma sono proprio disordinati? Se gli elettorni
> conmplessivametne avanzano vuol dire che accelerazioni e decelerazioni
> hanno una componente non nulla nella direzione complessiva del moto. O no?]

No, hanno una componente di velocita`, non di accelerazione. In continua
la media delle accelerazioni e` nulla, la media delle velocita` no.

[come dicevo all'inizio, dietro alle chiacchere informali ci sono
comunque i conti. Ad esempio quella di prima non e` una considerazione
qualitativa. C'e` dietro una equazione differenziale]

> Questa risultante, nel caso della corrente continua, non si inverte e
> quindi vengono emesse continuametne (e disordinatamente, certo, da ogni
> elettorne) "mezze onde" (in termini di risultante) tutte col vettore
> elettrico e magnetico diretto sempre nelle stesse direzioni (quello
> elettrico parallelo al filo, e quello magnetico perpendicolare ad esso),
> le quali si sommano nello spazio

No. La direzione dell'onda elettromagnetica di una carica accelerata
dipende dalla direzione della accelerazione. E in continua le
accelerazioni hanno valore medio nullo.

> Perfetto: ma come agisce questa resistivit�? E' cos� demenziale pensare
> che sia, per l'appunto, responsabile dell'avanzamento "a scati" degli
> elettorni".

la resistivita` meglio trascurarla in prima battuta. Quello che
introduci dopo ha due componenti: una e` il potenziale periodico che si
genera a causa del reticolo cristallino, l'altro sono i fenomeni
dissipativi. Ambedue non cambiano la radiazione, perche' sono mediati su
un enorme numero di cariche che subiscono effetti non coerenti fra di loro.

> Vorrei chiederti un paaio di cose:

Le lascio ad Elio :-). Comque anche i fasci continui di elettroni nel
vuoto generano un campo magnetico statico.

>>Poi ci sono altri problemi, ma questo e` il primo.
>
> Quali sono glia ltri?

Che ogni volta che una particella viene accelerata (=va piu` in fretta,
piu` adagio, cambia direzione), la particella emette energia, e anche i
tuoi elettroni che possono assumere qualunque velocita`, quando la
cambiano, emettono.

[sono stato via una decina di giorni, e non ricordo piu` tutto quello
che avevo in testa quando avevo scritto l'altro post]

-- 
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Fri Jul 16 2004 - 19:42:02 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Wed Feb 05 2025 - 04:23:26 CET