Re: L'analisi matematica nelle scienze

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Fri, 01 Jul 2011 21:12:09 +0200

BluStar ha scritto:
> Probabilmente pongo una domanda stupida, mi scuserete: ho notato sui
> libri di fisica che le funzioni di un certo fenomeno non vengono
> indicate, ma solo riportate le relazione tra le variabili.
> Per esempio nel caso della velocit� istantanea viene indicato che �
> uguale alla derivata spazio rispetto al tempo, ma la relativa funzione
> come sar� ottenuta ? Sperimentalmente o analiticamente ?
> In un libro di astrofisica vengono indicate varie derivate o
> integrazione tra le variabili, ma le funzioni dove le trovo ?
> In parole povere l'analisi nelle scienze serve ad ANALIZZARE le funzioni,
> una volta note.
Non posso dire di aver capito con chiarezza il tuo problema, per cui
tento qualche risposta, ma puo' darsi che vada fuori bersaglio.
Magari potrai meglio precisare la richiesta.

Comincerei dalla fine, ossia dall'uso che fai del termine "analisi",
che mi sembra improprio.
In realta' la parola "analisi" in matematica denota un certo campo e
metodo d'indagine, nato attorno al '700.
Credo che la parola sia entrata nell'uso dalla pubblicazione
dell'opera di Eulero "Introductio in analysin infinitorum" (1748), ma
ormai non va presa alla lettera...

Ma il tuo problema centrale sembra quello che esprimi quando scrivi
> ho notato sui libri di fisica che le funzioni di un certo fenomeno
> non vengono indicate, ma solo riportate le relazione tra le
> variabili
In realta' l'uso delle funzioni e l'applicazione dell'analisi (calcolo
differenziale e integrale, per cominciare) puo' assumere le forme piu'
diverse, a seconda del problema e di cio' che si vuole trovare.

Certamente la velocita' istantanea e' la derivat adello spostamento
(meglio che "dello spazio) rispetto al tempo: questo e' un fatto
generale, che puoi usare in vari modi.
Se per es. conosci come varia la posizione di un corpo che compie un
moto armonico, calcolando la derivata trovi anche la velocita'.
Questo e' vero in ogni caso, e lo puoi appicare a un caso concreto, in
cui per es. hai fatto delle misure; oppure te ne puoi servire per
ricavare qualche proprieta' del moto armonico, per es. la
conservazione dell'energia.

Ma ci sono casi piu' profondi e complicati, che forse ancora non
conosci, ma ti accenno ugualmente.
Per es. le famose eq. di Maxwell sono relazioni tra le derivate del
campo elettrico e del campo magnetico, che possono essere utili di per
se'.
Ma lavorandoci sopra, mediante altre derivate, riesci a ricavarne che
debbono esistere le onde e.m. e anche a calcolarne la velocita'.

Mi fermo qua, perche' non so se sono andato nella direzione giusta :)
                     

-- 
Elio Fabri
La conoscenza viene da Papa Bondye', appartiene a tutti, e se non si
condivide si perde.
Received on Fri Jul 01 2011 - 21:12:09 CEST

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