Baby Elian <sandrino77_at_virgilio.it(NOSPAM)> wrote:
> "Piercarlo" <piercarloboletti_at_tiscalinet.it> ha scritto nel messaggio
> news:ca1kdh$qe$1_at_news.newsland.it...
> > Baby Elian ha scritto:
> >
> > > Bene,mi sembra una precisazione importante,per essere esatti
> > bisogner�
> > > dire."
>
> Un'altra questione.Ho letto,se non ho capito male, che solo i reattori
> veloci che hanno un blanket di uranio possono avere implicazioni di
> proliferazione (sempre nel senso classico del termine).Se s�,perch�?Non
> riesco proprio a capirne il motivo,forse c'� una qualche possibilit� in
> quella configurazione di effettuare il ricambio del combustible a piena
> potenza?Confesso che non conosco approfonditamente l'ingegneria dei breeders
Su questo vado un po' a naso (e a ricordi). Intanto per il ricambio del
combustibile con il reattore funzionante ci� � possibile solo se il
nocciolo � progettato allo scopo; per quel che ne so i reattori che
consentono questo tipo di operazione sono quelli a grafite (i famigerati
RBMK russi ad esempio ma anche altri e pure, a quel che ricordo, gli HTR
a "palline").
Quello di cui invece sono ragionevolmente sicuro � che, nei reattori
veloci, � possibile cambiare gli elementi del MANTELLO FERTILE senza
necessariamente fermare completamente il reattore. Ora non so se il
pericolo di proliferazione derivi dal fatto che, in queste condizioni,
l'operazione � in effetti "mascherabile" all'esterno (non dovendosi
spegnere il reattore, la sostituzione pu� avvenire senza interrompere la
generazione di potenza elettrica, che pu� "tradire" manovre e operazioni
sul reattore "non ufficiali") o da altre ragioni specifiche.
In ogni caso ritengo la proliferazione nucleare attraverso i reattori
veloci solo una possibilit� meramente tecnica: dal punto di vista
"politico" la vedo decisamente pi� incasinata della proliferazione
attraverso reattori pi� "tradizionali": un eventuale "aspirante" al club
nucleare che disponesse di un reattore veloce non avrebbe in effetti
alcun bisogno di far funzionare il reattore e di fatto la fornitura di
un simile reattore equivarrebbe alla fornitura di materiale di immediata
utilizzabilit� militare, cosa che implicherebbe quantomeno alcune grosse
"complicit�" da parte dei fornitori...
Se questo pu� per� tranquillizzare rispetto al pericolo di
"allargamento" del club nucleare, non tranquillizza affatto rispetto al
pericolo di violazione dei trattati di limitazione della produzione di
testate nucleari (peraltro ormai di fatto decaduti tutti quanti...
allegria! :-) di chi gi� ne fa parte, a cui un reattore veloce che
consenta il ricambio del mantello fertile mantenendo il reattore attivo
si presta perfettamente, anche troppo!
Per quanto riguarda la propensione dei reattori veloci a mantello di
uranio piuttosto che di altro materiale credo che ci� risieda unicamente
nel fatto che un reattore veloce pu� anche essere visto anche come un
impianto di "arricchimento improprio" (in plutonio) dell'uranio naturale
o gi� parzialmente arricchito. Non ho idea di come possano funzionare,
dal punto di vista "esplosivo", miscele del genere ma, se lo possono, �
probabile che ingegneri e fisici abbastanza "perversi" vi abbiano gi�
pensato. Le bombe ottenibili con questo materiale sarebbero
probabilmente pi� "sporche" e meno efficienti di quelle "classiche" ma
questi sono solo dettagli: una volta che hai la bomba, sporca o pulita
non fa molta differenza. La logica che presiede questo tipo di
operazioni � quella del "dopo di me il diluvio" in cui ci� che conta �
appunto la capacit� di provocare il diluvio e solo abbastanza
secondariamente la capacit� di fare un "diluvio perfetto". Inoltre una
bomba sporca di questo genere sarebbe s� meno efficiente ma
richiederebbe probabilmente anche meno lavorazioni e trasformazioni dal
"grezzo" al prodotto finito.
Ciao!
Piercarlo
PS - Ma i tuoi dormono tranquilli con un pargolo che coltiva questi
interessi? Il gatto non dice niente? ;-)
Received on Tue Jul 13 2004 - 08:33:33 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Mon Jan 20 2025 - 04:23:08 CET