Buongiorno, Andre ha scritto:
> Solo una curiosit�: ricordate il Jet militare che trancio' anni fa in Italia
> i cavi di una funivia (in cui purtroppo c'erano delle persone)?
>
> Mi chiedo: come � possibile che un aereo del genere, con ali che, per quanto
> robuste possano esssere ovviamente non sono progettate per questo scopo,
> tagli come il buro un cavo di acciaio che regge senza bubbio diverse
> tonnellate?
> Non avrebbe dovuto tranciarsi l'ala dell'aereo?
Mi ricordo bene la tragedia della funivia del Cermis, nel 1998.
All'epoca mi venne sottoposta questa stessa domanda, e la risposta
che diedi era all'incirca la seguente:
consideriamo per semplicit� il caso statico, in cui un lungo filo rettilineo con gli
estremi fissi venga sottoposto ad una forza F perpendicolare alla direzione
del filo e applicata nel punto mediano O, il filo si deformera' sotto l'azione di F
in modo da formare un triangolo di vertici negli estremi fissi e in O, sia alfa l'angolo
nel vertice O e T la tensione della corda, la condizione di equilibrio si puo' scrivere
nella forma F = 2 T cos(alfa/2), da cui T = F / [2 cos(alfa/2)], se la deformazione
della corda e' piccola, cioe' l'angolo alfa e' vicino a 180�, allora l'intensita' di T e'
grande rispetto a quella di F, quindi applicando alla corda una forza F possiamo
produrre una tensione T >> F e al limite spezzarla (questo ragionamento vale se la
corda non e' tanto elastica da allungarsi in modo sensibile sotto l'azione di F,
cioe' si richiede che alfa rimanga vicino a 180�, come puo' essere vero ad es. per
una fune di acciaio).
Quindi una forza F abbastanza piccola da non causare danni irreparabili all'ala
(mi sembra si trattasse in realta' del timone di coda) puo' generare nella fune una
tensione T >> F sufficiente a tranciare la fune.
Questo ragionamento naturalmente ha il grosso limite di considerare solo un
modello statico, ma a grandi linee penso che descriva sufficientemente bene cio'
che e' successo, per eseguire un'analisi dinamica piu' dettagliata bisognerebbe
tenere conto della massa e quindi dell'inerzia e dell'elasticita' della fune.
> Quale � la dipendenza dalla velocit�? Se fosse andato molto piu' piano?
Molto piu' piano l'aereo non puo' andare, se vuole rimanere in aria...
> O piu' forte?
Se l'aereo fosse andato *molto* piu' forte, l'ala si sarebbe spezzata (sarebbe
stata urtata dalla fune con una grande velocita' relativa).
Ciao
--
Giorgio Bibbiani
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Received on Tue Jul 13 2004 - 14:23:10 CEST