Re: Incertezza o certezza delle leggi fisiche?

From: Enrico SMARGIASSI <smargiassi_at_ts.infn.it>
Date: Wed, 06 Jul 2011 14:46:36 +0200

Aanselm wrote:

> E' sufficiente per cosa?

L'ho detto: per dare un senso compiuto al concetto di "progresso
scientifico".

> Solo per dare un senso ma disinteressandosi
> di come stanno realmente le cose?

Il problema e' se siamo in grado di sapere "come stanno realmente le
cose". Non so se lo siamo; e se lo fossimo, sono quasi certo che non
sapremmo di saperlo. E questo, sottolineo, qualunque sia il metodo
d'indagine che si usi: scientifico o di altro tipo.

> L'epistemologia kuhniana e' puramente descrittiva,

Visto il sostanziale, plurisecolare insuccesso nel fondare
un'epistemologia normativa, mi sembra l'unica cosa da farsi. Dopotutto
e' coerente con l'approccio empirico della scienza: perche' la Scienza
dovrebbe essere empirica ed il Metodo invece dovrebbe essere a priori?

> Tra l'altro insistere su epoche rivoluzionarie
> a me sembra una forzatura.

Su questo siamo perfettamente d'accordo, e fu uno dei crucci di Kuhn
stesso il fatto che moltissimi commentatori sottolineassero la sua
trattazione delle rivoluzioni, non di rado a scopo irrazionalistico,
mentre lui stesso dice esplicitamente che solo la fase paradigmatica e'
scientifica in senso stretto. Pero' non cadiamo nell'eccesso opposto,
dimenticando che c'e' progresso anche tramite rivoluzioni.

> Pensare che il mondo sia razionalmente comprensibile
> e che segua leggi matematiche e' un'ipotesi (forte)
> non deducibile dall'empiria e per tale motivo
> non tutti sono disposti a condividerla.

Personalmente credo che a suo favore basti un argomento pragmatico:

Se il mondo e' regolare e comprensibile [matematicamente o meno: anche
qui, c'e' una posizione minimale ma efficace che vede la matematica come
semplice fattore di "igiene del pensiero"] allora la scienza si e'
mostrata il miglior modo di capirlo; se non lo e', allora tutte le
posizioni sono equivalenti. Quindi, ad adottare l'approccio scientifico
nel peggiore dei casi non si perde nulla, e nel migliore si guadagna tanto.

Una specie di scommessa di Pascal, ma senza il suo pericoloso giocare
con l'Infinito.

> Per cui il semplice sorgere del Sole sara' sempre un evento ipotetico,
> verificabile a posteriori.

Ormai questa idea non mi disturba piu' molto. Credo che dobbiamo
adattarci alla consapevolezza che dobbiamo vivere ed agire senza
certezze assolute, eppure vivendo ed agendo.
Received on Wed Jul 06 2011 - 14:46:36 CEST

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