Re: Interferenza EM

From: luciano buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Thu, 01 Jul 2004 10:54:13 +0200

Franco ha scritto:
(cut)

> Non e` una antenna descrivibile in termini di equazioni di maxwell. Le
> eq. di maxwell dicono (fra le altre cose) che una antenna trasmette
> grazie alla corrente che circola (ad esempio in un conduttore). Trova
> una corrente elettrica in una molecola!
(cut)
Non ho nessun problema dal punto di vista concettuale.
Nel conduttore (l'antenna) passa corrente, dici, nel singolo atomo
eccitato no.
Vediamo.
Che cosa vuol dire, in generale, che passa corrente?
Partiamo dalla corrente continua.
La differenza di tensione alle estremit� del conduttore fa viaggiare gli
elettroni, ad una bassissima velcoit� (qualche centimetro al secondo).
Immagina che tale avanzamento avvenga (per come � strutturato il metallo
in cui si muovono gli elettorni liberi) "a piccoli scatti", per
accelerazioni (e quindi decelerazioni) successive. Sappiamo che quando un
elettrone accelera emette radiazione. Infatti all'esterno del conduttore
si crea un campo magnetico ed elettrico stabilmente diretti di conseguenza.
Si inverta ora periodicamente con una certa frequenza il verso della
differenza di potenziale degli estremi del conduttore. Quel campo
magnetico ed elettrico che avevano sempre lo stesso orientamento nel caso
della corrente continua ora si invertono, con la stessa frequenza del
campio di polarit� del conduttore, divenuto antenna. Viene emessa quindi
radiazione.
Ci� che importa rilevare � che abbiamo ridotto la tua "corrente" al moto
accelerato, in uno spaizo brevissimo, dell'elettrone.
Passiamo all'atomo.
Sia l'atomo investito da una radiazione (della frequenza giusta):
l'elettrone giusto (sensibile al campo elettrico della radiazione) viene
eccelerato, ad ogni mezza fase in un verso e nella fase successiva
nell'altro, all'invertirsi della direzione del vettore elettrico di cui �
dotata l'onda. Diciamo che l'elettrone passa da un'orbita ad un'altra, a
seconda dell'energia della radiazione, e che lo fa, appunto, accelerando e
quindi emettendo radiazione, della frequenza di quella che riceve.
Qui i suoi "salti" in avanti ed indietro, hanno logicamente una lunghezza
minore, viste le dimensioni del dominio atomico, di quella che avevano
quando avanzava nel conduttore, le accelerazioni sono maggiori e la
frequenza pi� alta (del visibile, per esempio).
Meiner Meinung Nach.
Non chiedermi i calcoli.
In ogni modo vengono prima le idee.
Ciao.
Luciano Buggio
Luciano

-- 
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito 
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse_at_newsland.it
Received on Thu Jul 01 2004 - 10:54:13 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:25 CET