Nel suo scritto precedente, Elio Fabri ha sostenuto :
> Paolo Bellia ha scritto:
>> Si trovano facilmente schemi per realizzare qualcosa di simile.
>> Ricordo, quando ero ragazzo io, un ricevitore realizzato con diodo al
>> germanio, fili e rete del letto!
> Anch'io usavo la rete del letto :)
> Ma una cosa non so: esistono ancora le trasmissioni in onde medie e AM?
Ho letto in un articolo sulle radio a galena e sono piuttosto confuso
in merito ad alcune cose lette:
http://it.wikipedia.org/wiki/Radio_a_galena
i?
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Quando gli Alleati subirono una battuta di arresto presso Anzio
(primavera 1944), le radio portatili personali erano severamente
vietate, poich� i tedeschi avevano radiogoniometri in grado di rilevare
il segnale dell'oscillatore locale dei ricevitori supereterodina.
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Da che parte del fronte vigeva questo divieto? Sulle prime avevo
immaginato da parte tedesca, sia per censura che per evitare
interferenze alle strumentazioni militari.
Se il problema era l'interferenza con i radiogoniometri, da parte
alleata perch� vietare le radio personali? Al contrario, sarebbe
convenuto incentivarne l'uso?
O piuttosto c'era un problema parallelo che le radio potevano essere
localizzate dai radiogoniometri?
Da quel che dice dopo sembra che il divieto avesse spinto alcuni
soldati americani ad arrangiare dei dispositivi rudimentali e da l�
sarebbe partito il grande successo di popolo di questi strumenti
self-assembled.
(magari questa condotta fu incentivata proprio in funzione di disturbo,
ma non � chiaro).
Quindi: il motivo di questi arrangiamenti era quello di interferire con
le strumentazioni tedesche o quello di aggirare un divieto posto a
salvaguardia della segretezza degli spostamenti?
Pongo la domanda perch� nel secondo caso significherebbe che, almeno
per il tipo di dispositivi a valvole, era possibile rilevare la
presenza.
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Alcuni ingegnosi "G.I." scoprirono che si poteva assemblare una radio a
galena con una bobina in fil di ferro "di recupero", una lametta da
barba arrugginita ed una mina di matita come diodo. Facendo scorrere la
grafite (sfiorando) dai punti meno arrugginiti a quelli pi� ossidati,
formavano quel che si chiama un diodo a punto di contatto, e in tal
modo si poteva sentire il segnale "rettificato" negli auricolari della
radio a galena di fortuna.
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Domanda: ma in questi dispositivi la galena c'era o no?
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Fu indubbiamente un'idea di gran successo, prontamente estesa dapprima
ad ogni fronte in cui operassero gli Alleati, e da l� a poco pure alla
societ� civile, radicandosi saldamente nella cosiddetta "cultura
popolare". Questi congegni furono battezzati foxhole receivers
(traducibile, grosso modo, con "radio da trincea") dalla stampa
popolare, e divennero parte del folklore della Seconda guerra mondiale.
In alcuni paesi che avevano occupato, i nazisti confiscarono a tappeto
le radio dei cittadini. Il fatto spinse alcuni radioascoltatori
particolarmente determinati a fabbricarsi le proprie "radio
clandestine", spesso poco pi� che radio a galena del tipo pi� semplice.
Bisogna ricordare che questo comportamento esponeva al rischio di
essere incarcerati (se non anche uccisi), senza contare che in gran
parte dell'Europa il segnale della BBC (o altra emittente di "parte
alleata") non era abbastanza forte per essere captato con strumenti
cos� poveri. Esistevano comunque zone (come ad esempio le Isole del
Canale) dove la ricezione era possibile.
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Received on Wed Jul 06 2011 - 22:16:16 CEST