Re: linguaggio di programmazione

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Wed, 30 Jun 2004 21:18:15 +0200

rom - Wed Jun 30 21:18:15 2004
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Giorgio Pastore ha scritto:
> In parte la diversa stima sull' evoluzione della fisica nello scorso
> secolo, penso dipenda da dove si mette lo spartiacque tra trovare i
> principi generali e applicarli.
Si', ma va anche considerato che si tratta in realta' piu' di questioni
d'accento.

> Io penso che se ci si restringe alle rivoluzioni concettuali profonde,
> MQ e relativita' restano isolate rispetto a quasi tutto quello che e'
> stato fatto nell' 800 e dividono con la teoria copernicana e la
> meccanica di Galilei e Newton il ruolo di linee di frattura non solo
> nell' ambito tecnico della ricerca fisica ma anche al di fuori in
> ambito filosofico-epistemologico.
Qui invece ti seguo meno.

> In ambito strettamente fisico concordo sulla tua lista di rivoluzioni
> concettuali per l' 800. Ma allora fammi fare la mia lista analoga (e
> frettolosa) per il secondo 900:
> - teoria della superconduttivita'
> - fisica dei fenomeni critici
> - dinamica dei sistemi complessi (non integrabilita' e chaos incluso)
> - unificazione elettrodebole
> - fisica computazionale
>
> Si tratta di "rivoluzioni" tecniche, la percezione della cui importana
> e' rimasta molto all' interno della comunita' degli addetti ai lavori
> (e la iperspecializzazione contemporanea non aiuta). Pero' io credo
> che si tratti di vere rivoluzioni, non solo di applicazioni di
> principi gia' noti.
Non so. A me non fa questa impressione.
Non mi pare ad es. che nessuna di queste regga il confronto con la
termodinamica.
Anche la t. per es. ha impiegato decenni per essere "digerita". Nonlo
era di certo ai tempi di Einstein (v. la discussione parallela in
it.scienza).

A meno di non voler sostenere che anche Copernico ha applicato un
principio gia' noto (il moto circolare) :-)

> A margine, direi che comunque la discussione non e' oziosa: io credo
> che l' immagine che una disciplina ha di se' e' importante. La fisica
> di oggi mi sembra che abbia un po' la tendenza a volgersi un po'
> troppo indietro a contemplare gli anni scintillanti del primo
> novecento relegando tutto il resto (e non e' poco!) a semplice
> applicazione di cose gia' fatte. Io devo dire che resto affascinato da
> un' immagine STM o dalla teoria della rinormalizzazione come quando
> rileggo le pagine di Heisenberg o Einstein.
Su questo mi trovi d'accordo, nel senso che sicuramente i nostro modo
d'intendere la fisica oggi deve molto a progressi non fondamentali ma
non meno importanti per questo.
Per es. io dico spesso che mi colpisce, a proposito di atomi, che
quando io ero studente (e anche un bel po' dopo) gli atomi erano
sempre quelle cose che non si possono vedere ne sondare
individualmnente, per i quali ha senso solo parlare di proprieta'
d'insieme.
Oggi si "vedono" (es. STM che fai) oppure ci si "gioca", come nelle
fontane atomiche.
Mi e' capitato di raccontare questo in corsi per insegnanti, e farli
riflettere a quanto sarebbe felice Galileo di poter vedere un atomo che
viene lanciato in alto e ricade, esattamente come le sue pietre...

> E vorrei che un po' di questo fascino passasse anche al di fuori della
> cerchia degli addetti ai lavori.
Come vedi, qualche volta cerco anche di farlo...
Non di rado dico anche: "Ma secondo voi la 'fisica moderna' finisce
con relativita' e m.q.? Oppure bisogna saltare ai bosoni di Higgs?"

Percio' su questo sono d'accordo.
Eppure resto della mia idea su quello che ho detto.
Per es. la rinormalizzazione non mi entusiasma. In fondo e' solo un
modo ingegnoso per mettere delle pezze a una procedura teorica
sostanzialmente scorretta nelle basi matematiche...
                               

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Wed Jun 30 2004 - 21:18:15 CEST

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