Elio Fabri wrote:
> Franco ti ha detto, mi pare, che l'impedenza diventa immaginaria, ma
> non infinita. Se e' cosi' la corrente nell'antenna non e' nulla: e'
> solo sfasata di 90 gradi rispetto alla tensione del generatore.
> Ma se c'e' corrente non vedo come possa non esserci radiazione, e se
> c'e' radiazione emessa, non e' possibile che l'impedenza sia
> immaginaria...
> Insomma, non ci capisco niente...
>
> Vediamo se Franco interviene a chiarire il rebus.
Nell'altro thread si stava parlando di esperimenti ideali con antenne
puntiformi e di specchi semiriflettenti di spessore infinitesimo. Il
tutto per vedere se fosse possibile sommare nella realta` due campi
elettromagnetici uguali in modo da raddoppiare il valore del campo e
quindi quadruplicare il vettore di poynting.
Le antenne puntiformi ovviamente non esistono, ma per gli esperimenti
ideali vanno bene, anche loro sono reciproche, conservano l'energia,
hanno una impedenza di ingresso (anche se non si puo` definire dove
scorra la corrente nell'antenna).
Su queste basi, per fare i ragionamenti di antenna puntiforme nel centro
di un riflettore a calotta sferica, ho usato un equivalente con le linee
di trasmissione (ottica geometrica, ogni raggio per conto suo, nessun
effetto di bordo, nessu effeto di campo vicino...).
Il modello che ho usato e` il seguente: ogni angolo solido dOMEGA che
parte dall'antenna, lo si puo` pensare come rappresentato come una linea
di trasmissione. Se si mette un riflettore a calotta sferica intorno a
all'antenna, una parte di queste linee che partono dall'antenna viene
terminata da un cortocircuito, con coefficiente di riflessione rho=-1
(il campo elettrico riflesso e` invertito). La geometria fa si` che
l'energia riflessa torni sull'antenna.
Il comportamento dell'antenna piu` riflettore a questo punto dipende
dalla sorgente elettrica che alimenta l'antenna. Se il cortocircuito e`
a lambda/4 dall'antenna, quando lo si riporta sull'antenna, lo si vede
come un circuito aperto, e quindi l'antenna ha una impedenza di ingresso
piu` elevata perche' di tutte le linee in parallelo che partono
dall'antenna, alcune hanno ancora impedenza reale (quelle che non vedono
il rifettore e vanno all'infinito), e quindi portano via potenza, mentre
altre mostrano all'antenna impedenza infinita (quelle che finiscono sul
riflettore), e quindi l'impedenza totale aumenta.
Con una alimentazione ideale di tensione, si ha che la potenza emessa e`
minore: l'emissione verso le direzioni senza riflettore non viene
variata perche' la tensione ai capi dell'antenna non cambia. Se la
sorgente e` reale, con una resistenza in serie, le cose invece cambiano
perche' cambia la partizione di tensione fra resistenza interna del
generatore e impedenza dell'antenna.
Il tutto ovviamente senza tenere conto di campo vicino e componenti
reattive, dato che sto usando l'ottica geometrica e le dimensioni
dell'antenna sono nulle.
Con un generatore ideale di tensione c'e` un caso patologico: se il
riflettore e` spostato a lambda/2, si ha che il cortocircuito formato
dal riflettore e riportato sull'antenna e` ancora un cortocircuito, e si
ha una rete degenere con una sorgente di tensione cortocircuitata.
Il tutto e` facilmente estendibile al caso di sorgente ideale di
tensione e raggio diverso da lambda/4 e lambda/2: qui nasce una
componente reattiva sull'impedenza dell'antenna, ma l'emissione verso le
direzioni libere dal riflettore non cambia.
Direi che non sia possa analizzare con lo stesso sistema il caso della
molecola: quella che ho fatto e` una analisi classica (a campi, non a
fotoni), mentre una molecola da sola e` descrivibile solo in termini
quantistici.
Per quanto riguarda l'antenna dentro a una sfera completa, senza
aperture, l'impedenza che presenta dipende dal raggio della sfera. E`
sempre una impedenza con parte reale nulla, ma con parte immaginaria che
puo` essere diversa da zero (anzi, la parte immaginaria puo` assumere
qualunque valore da -infinito a piu` infinito).
Nel caso di impedenza immaginaria, e` vero che circola corrente nel
feeder e quindi l'antenna trasmette, ma il segnale trasmesso torna
indietro e viene ricevuto dall'antenna stessa.
A seconda della fase del segnale ricevuto, si puo` avere qualunque
impedenza puramente reattiva (pensa al comportamento di una linea di
trasmissione chiusa in cortocircuito: l'impedenza vista dall'ingresso
della linea puo` assumere qualunque valore del tipo Z=0+jX, con X che
dipende dalla lunghezza della linea e dalla lunghezza d'onda. Se conosci
la carta di smith, al variare del rapporto (lunghezza fisica)/(lunghezza
d'onda) si percorre il bordo della carta).
Ciao
--
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Thu Jun 24 2004 - 23:18:47 CEST