Re: linguaggio di programmazione
Giorgio Pastore ha scritto:
> Uhm. Provocatoriamente :-) direi che il tuo argomento riecheggia il
> punto di vista di Dirac secondo cui, fatta la MQ, tutto il resto era
> "chimica". A me non sembra poi tanto banale questa "chimica".
Premesso che qualche reazione me l'aspettavo :) vediamo di chiarire.
Non ho mai condiviso quel punto di vista di Dirac: l'ho sempre
giudicato semplicistico.
Tuttavia non si puo' per questo negare che c'e' differenza tra mettere
al lavoro di principi generali, in modo da capire e spiegare una
immensa quantita' di fatti e fenomeni (nonche' ricavarne applicazioni,
strumenti, ecc. ecc.) e trovare appunto i principi generali medesimi.
Non sto neppure facendo una questine di merito, di gvalore: ma si
tratta comunque di cose diverse.
E la mia osservazione era appunto che gli ultimi 50 anni o piu' ci
hanno dato poco nel secondo ambito.
Perche'? Discroso piu' complicato, ovviamente, e forse anche ozioso...
> Ma si tratta sempre di circa 20 anni eccezionali rispetto ad almeno 4
> secoli di fisica. Perche' mai dovremmo avere rivoluzioni concettuali
> profonde ogni 10 anni ?
No, su questo dal punto di vista storico non sono d'accordo.
Guarda l'800: di rivoluzioni concettuali ce ne sono state parecchie.
Oggi non ci facciamo caso perche' il tutto ci viene insegnato come
parte della fisica "stabilita", ma cosi' non e' stato allora.
Butto giu' alla svelta:
- la morte del calorico, la nascita della termodinamica, il concetto
di energia
- l'elettromagnetismo: dall'induzione e.m. alle eq. di Maxwell (il
quale all'inizio aveva delle idea molto "meccaniche", che poi dovette
abbandonare)
- la luce: dapprima un'onda nell'etere, poi un'onda e.m.
- la meccanica statistica, con le violente proteste di Kelvin, per
esempio...
Se guardi bene, in tutto l'800 non c'e' stato un momento di "calma",
di "metabolizzazione", come dici: e'stato un continuo cambiamento di
punti di vista, nuovi fenomeni, nuove teorie.
> ...
> Vedo ancora tanta "vecchia fisica" ancora da fare...
Non c'e' dubbio. Ma la tenpo stesso c'e' molta gente che si affanna,
sia in campo teorico che sperimentale, e il mio problema e' che forse
si affanna in direzioni sbagliate.
Inoltre alcune delle cose che ho lamentato, per es. l'eccesso di
specializzazione, l'aumento delle pubblicazioni, credo siano un
problema comune alla "vecchia" come alla "nuova" fisica.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Sat Jun 26 2004 - 21:24:57 CEST
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