Nell'articolo citato nel mio precedente post a Fabri, immediatamente prima
del brano che ho gi� copiato, c'era questo, relativo all'antenna.
"Sia un'antenna al centro di un riflettore emisferico: se il raggio di
curvatura � tale che le onde diretta e riflessa siano in fase, le loro
ampiezze si sommano e l'intensit� ( che � proporzionale al quadrato
dell'ampiezza) diviene quattro volte maggiore di quella che si avrebbe
senza riflettore: Questo � vero per tuttte le direzioni, quindi la potenza
totale dell'emissione � il doppio di quella che si avrebbe senza
riflettore. Se per� il raggio della sfera viene variato di 1/4 di
lunghezza d'onda, le onde diretta e riflessa si trovano in oposizione di
fase e l'antenna non emette affatto."
Non capisco pi� nulla nemmeno io: che valore ha quanto qui scritto? E' da
buttare?
Inoltre: che differenza c'� tra un fisico teorico ed un antennista:-)?
Per finire, mi pare importante mettersi d'accordo sul fatto che l'antenna
e la molecola eccitata siano la stessa cosa o meno: Fabri aveva deto che
s�, e l'ha poi confermato, mentre tu dici:
"Direi che non sia possa analizzare con lo stesso sistema il caso della
molecola: quella che ho fatto e` una analisi classica (a campi, non a
fotoni), mentre una molecola da sola e` descrivibile solo in termini
quantistici."
Ne vien fuori quantomeno che per le alte frequenze (quelle del visibile,
per esempio) il modello dell'emissione o della non emissione � diveso da
quello che vale per le basse frequenze dell'antenna radio:
Dove � andata a finire al grande unificazione di Maxwell se le prime
vengono trattate dalla quantistica e le seconde dall'elettromagnetismo
classico?
Ciao.
Luciano Buggio.
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Received on Fri Jun 25 2004 - 11:23:06 CEST