Re: una curiosità...

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Fri, 18 Jun 2004 21:07:43 +0200

nessuno ha scritto:
> 1) ma uno spettro (continuo o discreto) fno a che punto � solo un
> mezzo matematico e fino a che punto una realt� fisica?
Domanda pericolosa, nel senso di un po' troppo "filosofica".
Ma direi che lo spettro e' uno dei molti mezzi che usiamo erp
descrivere i fenomeni osservati. In questo senso non ha ne' piu' ne'
meno realta' fisica di qualsiasi altro concetto che potresti
introdurre.

> Noi ad esempio vediamo i vari colori, ma di fatto non ci raggiungono
> le onde della frequenza dei vari colori. Ci raggunge l'onda e basta.
> Eppure i colori li vediamo.
Non credo che fare esempi dulla percezione dei colori possa aiutare.
Non penserai, spero, che l'occhio sia in grado di vedere colori
"monocromatici"!
L'onda che dici (in questo caso bisogna proprio dire "i fotoni"
eccita(no) certi recettori nella retina, e questo da' luogo a una
cascata di eventi che hanno poco a che fare con la fisica...
Non intendo affermare che la percezione dei colori sia soggettiva, ma
sicuramente tra le proprieta' spettrali della radiazione e i colori
visti c'e una bella differenza.

> Ho anche trovato da qualche parte una spiegazione che dice che se
> produciamo un suono non puro (spettro discreto) vedremo i diapason
> delle varie freq dello spettro, mettersi a vibrare con ampiezza
> proporzionale al contributo dell'armonica all'onda "somma".
Vero.

> (per un rumore questo non avviene perch� le singole frequenze hanno
> una ampiezza uguale a zero (infatti non si somma, ma si fa
> l'integrale: giusto?)
No: non e' giusto.
Del resto c'e' un'esperienza comune che lo dimostra.
Quando ero bambino usava fare un gioco (non so se usi piu'): ci si
accostava una conchiglia all'orecchio e si diceva di "sentire il mare".
In effetti si sente un rumore che non e' proprio un rumore, ma ha una
certa dominanza di un tono; ma anche con qualche fruscio di fondo.
Spiegazione: la conchiglia e' un "risonatore", simile a un diapason.
Del rumore di fondo presente nell'ambiente, e al quale neppure si fa
caso, il risonatore amplifica una banda di frequenze, vicine alla sua
risonanza.

> ...
> Se un'onda si ottiene sommando infinite armoniche, o produrre infinite
> armoniche contemporanemanete (e nei giusti rapporti di fase) o
> produrre l'onda risultante � esattamente la stessa cosa.
Chiaro. Come credi che funzionino i "sintetizzatori" che stanno alla
base di tutti gli strumenti musicali elettronici?

> Da un punto di vista classico, so che sicuramente l'energia �
> proporzionale all'ampiezza dell'onda (alla sua "distanza massima"
> dallo zero).
Al quadrato.

> Ma credo che anche la frequanza conti, no?? Ovviamente mi riferisco
> alla generica onda ideale monocromatica. A parit� di ampiezza onde di
> diversa frequenza hanno la medesima energia?
Dipende da che cosa intendi esattamente per "ampiezza".
Se ti riferisci al campo elettrico, allora l'energia non dipende dalla
frequenza.

> ...
> Cio�: prendendo due intervalli di frequenza della medesima estensione,
> uno vicino al rosso ed uno vicino al violetto, credo che il loro
> contributo all'energia totale potrebbe benissimo essere ugulae.
> Dipende appunto dal profilo della curva spettrale.
D'accordo.
                               

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Fri Jun 18 2004 - 21:07:43 CEST

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