Re: frequenza del fotone

From: nessuno <depositofiles_at_katamail.com>
Date: Fri, 11 Jun 2004 09:22:57 GMT

Salvo wrote:


> Non hai letto bene le mie risposte precedenti: ho detto che il fotone
> ha *una singola frequenza* e perci� se proprio lo vuoi vedere in
> frequenza
> la sua A(w) � una delta. La luce � formata da molti fotoni con
> frequenze diverse, a seconda di come � fatto lo spettro della luce in
> esame. Quindi i fotoni emessi dal sole NON sono tutti uguali. Se
> questo spettro continuo
> d� luogo a un segnale aperiodico cosa c'� di male? Un segnale e.m.
> (come
> lo � la luce) pu� benissimo essere aperiodico.

Ma se ogni fotone � monocromatico, per avere uno spettro continuo sar�
necessaria una emissione di infiniti fotoni, uno per ciascuna frequenza. E
poi se il fotone � finito nel tempo, come pu� essere monocromatico?? Forse
sto capendo male!





> Il segnale monocromatico era un esempio. Se prendi un suono prodotto
> da una corda di uno strumento, questo sar� dato dalla sovrapposizione
> delle varie armoniche della corda; *ciascuna* armonica � un segnale
> periodico monocromatico,
> ma il suono risultante ha un andamento (= A(t) ) molto pi� complesso
> di un semplice seno, sebbene pur sempre periodico.
Certo!

> Ma se invece
> prendi il suono prodotto per es. da un vetro che si infrange, dove la
> trovi la periodicit�?
Nopn la trovo!

> Pur non
> essendo periodico ha esattamente la stessa natura fisica del suono di
> una corda
> pizzicata.
certo, ma ha uno spettro diverso. La corda pizzicata ha uno spettro
discreto, il vetro che si infrange ha uno spettro ocntinuo!
E' ovvio che in realt� neppure lo spettro della corda pizzicata sar�
periodico, poich� questo suono ha un inizio ed una fine. Mentre un fenomeno
periodico per definizione, credo, deve essere definito su "tutto" il tempo.


> Se � per questo allora considera un segnale periodico di una singola
> frequenza: il suo spettro � una delta: ok, ma affinch� cos� sia sono
> necessari *infiniti* fotoni nel tempo (cio� un'onda da tempo -inf a
> tempo +inf). Il che mi sembra altrettanto assurdo. Se quindi limitiamo
> questa onda in certo intervallo di tempo abbiamo per� che
> quest'operazione equivale a una convoluzione in frequenza con la
> trasformata del rettangolo temporale a cui abbiamo limitato l'onda.
> Ed ecco che la delta si allarga, trasformandosi in uno spettro
> continuo... Ti ho dato uno spunto per pensare alla questione
> matematica della faccenda,

Oh....mo' copmincio a ritrovarmi!
Forse la risposta ai miei problemi era prorpio nel fatto che.....

Aspetta un attimo: non farmelo ripetere, che � lungo. Mi faresti una
gentilezza grandissima.? Leggeresti quello che ho scritto in risposta al
post di Elio Fabri nel thread "livelli energetici"?
E' esattamente quello che volevo scriverti qui!

Grazie
Received on Fri Jun 11 2004 - 11:22:57 CEST

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