Re: Interferenza EM

From: Paolo Russo <paolrus_at_libero.it>
Date: Thu, 03 Jun 2004 22:19:13 GMT

[luciano buggio:]
>In ogni modo rilevi che i conti non quadrano: non ti sembra grave?

Grave che un'approssimazione non possa essere usata sempre e
comunque, perche' in certi casi non funziona proprio? No, mi
sembra del tutto normale.

>In che senso i conti non quadrano? Potresti esse pi� preciso?

Tento. Ci vorrebbe qualche disegno e qualche passaggio
matematico che risulterebbe incomprensibile senza disegni,
comunque vediamo se le parole possono bastare.
Si potrebbe dire: produco due fasci quasi paralleli,
impiegando una potenza X+X, facendo in modo che ad una certa
distanza interferiscano costruttivamente e si ottenga una
potenza 4X, violando la conservazione dell'energia.
Naturalmente si puo` notare che e` dimostrabile che le leggi
dell'elettromagnetismo conservano l'energia sempre e comunque
e che quindi, evidentemente, se sulla base delle *stesse*
leggi si ipotizza un qualche metodo per creare energia, il
suddetto metodo contiene evidentemente qualche errore; si
potrebbe insomma chiudere il discorso prima ancora di
cominciarlo, ma qualcuno puo` chiedersi: si', va bene, non
funziona, ma in sostanza perche' non funziona? Dov'e`
l'errore?
L'errore e` che se si prova a fare davvero una prova del
genere si crea una figura di interferenza a bande: in certi
punti c'e` un apparente eccesso di potenza, ma e`
perfettamente compensato dalla carenza in altri punti.
Allora uno pensa: mo' lo frego. Ruoto leggermente una delle
sorgenti in modo da rendere i fasci ancora piu' paralleli.
Piu' paralleli sono, piu' lontano si incontrano i fasci,
minore e' la differenza di percorso, piu' grandi sono le
bande; a un certo punto la banda centrale, quella dove
l'interferenza e` costruttiva, diventera` grande quanto tutta
la chiazza di luce proiettata dai fasci; le zone di
interferenza distruttiva cesseranno di esistere, ed ecco
creata l'energia.
Non funziona. Ora che i fasci si incontrano dopo, hanno avuto
piu' tempo per divergere; i fasci *reali* divergono. La
chiazza di luce proiettata si e`�ingrandita e le bande
laterali sono ancora presenti. Oh, bada li', uno pensa; un
fascio a divergenza zero non e` ottenibile, ma si puo`
approssimare, no? Facciamo un fascio meno divergente. Come si
fa? Be', purtroppo, per ragioni ondulatorie, per avere un
fascio di onde poco divergente bisogna che la sorgente sia
molto grande rispetto alla lunghezza d'onda (immagina la
sorgente come fatta di infinite sorgentine puntiformi che
emettono in fase: interferiranno costruttivamente davanti a
se' e *circa* distruttivamente in ogni altra direzione, se
hai letto QED dovresti avere un po' di familiarita` con
calcoli "a freccine" di questo tipo). Oltre un certo limite,
per diminuire la divergenza occorre aumentare la sezione dei
fasci. OK, ora la divergenza e` a posto... ma la chiazza di
luce proiettata sullo schermo si e` ingrandita e le bande di
interferenza distruttiva sono ancora li'.
Morale: non se ne esce. Naturalmente i discorsi a parole non
hanno molto senso in questi casi: bisogna fare qualche
disegnino e un po' di conti. Qualche anno fa li avevo fatti,
molto approssimativi (giusto gli ordini di grandezza), e mi
ero convinto che il punto cruciale era proprio quello.

Ciao
Paolo Russo
Received on Fri Jun 04 2004 - 00:19:13 CEST

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